La coinvolgente e sconvolgente pellicola del regista sudcoreano tra avvenimenti raccapriccianti e misticismo orientale. Tra gli highlights dell’ultima edizione del Torino Film Festival.
di Jacopo Lanotte – Il regista è giunto direttamente a Torino per la prima italiana del suo ultimo film. Già noto per “The Chaeser” quest’anno Jin Na dona agli spettatori una storia complessa, oscura ma magneticamente coinvolgente. Per ben due ore e quaranta di durata non ho avuto la percezione dello spazio intorno a me. La mia mente e penso quella di molti dei presenti in sala, a giudicare dalle reazioni positive, è stata letteralmente trasportata da questa storia, che ha davvero dell’incredibile.
Un morbo misterioso, uno sciamano coreano che tenta di curarne gli effetti terribili sugli abitanti dell’apparentemente tranquilla vallata montana di Goaksung e la presenza inquietante di un personaggio che ci viene presentato semplicemente come “Il Giapponese” al quale sembra potersi attribuire la causa della malattia. Ma non solo, il regista sudcoreano riesce a condurre la straziante vicenda personale di Jong-Goo: un altro sbirro in lotta con fatti mostruosamente raccapriccianti.
Azzardo un tentativo di personale interpretazione sulla figura tripartita della religione. Abbiamo infatti a che fare con tre fedi molto distanti tra loro. Già si parlava dei riti di purificazione coreani e della presenza mistica del giapponese, ma lo scontro si protrae a causa dell’interferenza che tra le due religioni orientali intercorre tramite l’intervento di quella Cristiana. Già perché proprio in un luogo così decentralizzato come la vallata di Goaksung esiste una comunità di fedeli ad un credo totalmente estraneo alle proprie radici. Non per caso questo entrerà in violento conflitto con il misterioso personaggio del Giapponese, forse per questo motivo, simbolo dell’egemonia culturale/spirituale del popolo nipponico (e del mondo occidente ad esso collegato) rispetto alla parziale ironia degradante che avvolge lo sciamanesimo coreano autoctono.
Film da non perdere assolutamente. Verrà proiettato nei cinema italiani il prossimo anno come lo stesso regista ci rivela.