Vi raccontiamo i posticini più interessanti dove mangiare e bere in giro per l’Italia e il mondo.
Oggi tappa a Torino in un bistrot nel quale trovare l’accoglienza di casa affacciandosi dalla ringhiera…
di Giorgia Bollati – Cortesia, semplicità e tradizione sono le parole chiave della formula del nuovo bistrot di via Principe Amedeo, luogo per le signore gentili e i giovani romantici. Nasce come luogo della condivisione ed è perfetto per una cena romantica con la dolce metà: il Ballatoio è concepito come un legame familiare, come nelle vecchie case di ringhiera, dove tutte le vicende private venivano condivise con gli altri condomini. Queste le parole che si assumono il compito di presentare il locale ai clienti, subito dopo la visione del menù, che si apre come una finestra. Di recentissima apertura, il Ballatoio è in via Principe Amedeo 22 con le sue vetrine molto parisiennes e il menù scritto su una lavagnetta accanto alla porta, richiamando lo sguardo dei passanti per la sua sofisticata semplicità.
Pochi sono i tavoli e breve è l’orario di apertura per la cena, quindi è bene affrettarsi e prenotare per poter degustare con tranquillità i migliori piatti della tradizione italiana, dallo sformatino di carciofi con fonduta leggera di caprino, agli gnocchetti di patate viola con crema di zucca, amaretti e fiocchi di blu del Moncenisio o ancora una guancia di vitello brasata con patate arrostite tanto morbida da sciogliersi in bocca. Ottima scelta anche per il pranzo, per cui i giovani e garbati gestori presentano un menù diverso, che vede ravioli mantovani con zucca e amaretti o un croccantissimo ma morbido al palato hamburger di zucchine, e offre ai clienti acqua e caffè, esclusi dal conto finale. Tutti i prezzi sono compresi tra i 3 o 4 euro dei dolci (quelli della tradizione, ça va sans dire) e i 10 dei secondi, per un perfetto equilibrio con la qualità, garantita da ingredienti freschissimi e di stagione. Un posto rassicurante dietro alla stravagante via Po, dove derive hipster sono chiuse fuori dalla porta per lasciar spazio al calore e alla gentilezza della semplicità.