[REPORT] Birthh: nata nelle foreste | WEAK | La Cartiera

WEAK e Meedori svelano la loro seconda scommessa, stavolta a La Cartiera, con il live di Alice Bisi, in arte Birthh, al suo album d’esordio con “Born in the Woods”.

Venerdì sera basta arrivare in via Casa del Mutilato per rendersi conto di quanta strada è stata fatta. No, non ci si riferisce a quella macinata dagli avventori tra il parcheggio della macchina a La Cartiera, ma quella percorsa in poco più di due anni di attività da WEAK.
L’aria antistante al locale pullula di gente, molta della quale non è riuscita ad entrare, perché la sala è pienissima e non c’è più spazio. Una doppia soddisfazione, per la squadra WEAK-Meedori, ma anche per Birthh che a Catania registra il primo sold out della sua giovane, ma già lanciata, carriera.

Sul palco sono in tre, Alice è infatti in buona compagnia delle percussioni di Massimo Borghi e di Lorenzo Borgatti alla seconda chitarra e sintetizzatori. Lei suona la chitarra e le tastiere, ma soprattutto crea atmosfere e lo fa per mezzo di quella coltre soffice e calda che emana la sua voce. Durante il live viene proposto per intero il suo primo e finora unico lavoro discografico, “Born in the Woods”, dove l’intimismo dell’indole cantautorale “voce e chitarra” – più marcato in alcuni pezzi (Bahnof) – si apre ai respiri elettronici di tastiere e sintetizzatori, imprimendo alle sonorità una chiara aura di internazionalità, che trova la sua migliore sintesi nel singolo Chlorine. I pezzi dal vivo acquistano in impatto emotivo sia negli arrangiamenti che per una minore levigatezza della voce rispetto all’album e catturano l’attenzione dei presenti, completamente assorbiti.

Su una battuta imbarazzata e l’altra come intermezzi tra i brani scorre poco più di un’oretta, Birthh ringrazia di essere accorsi così numerosi ad ascoltare le sue canzoni e torna per un ultimo pezzo a completare l’esecuzione dal vivo dell’album prima di lasciare che il fiume in piena della Cartiera defluisca lentamente verso l’esterno.

The Queen of Failureland – come recita il titolo di uno dei suoi brani – sta pian piano smettendo i suoi panni per collezionare gratificazioni e successi, e uno di questi sarà sempre legato a Catania.