Piazzare il giovane rapper italo-tunisino sul main stage prima di mostri sacri come Jonny Greewwood e i suoi Junun o Dj Shadow poteva sembrare un azzardo non da poco, invece è un altro colpo messo a segno da C2C.
di Stefano D. Ottavio — Era uno dei nomi più “caldi” e inaspettati della line up del Club to Club 2016: si è rivelato uno dei protagonisti assoluti di questa edizione. Il 23enne di origini tunisine Ghali è sicuramente il rapper italiano del momento, fresco di un disco d’oro ottenuto in sole due settimane per il singolo Ninna Nanna e di record infranti su Youtube. Hit dai numeri impressionanti all’insegna di un pop futuristico contaminato con trap e tradizione mediorientale.
Stare sul Main Stage in una serata simile suona come la consacrazione del suo percorso di quest’anno, e lui ne è ben consapevole: a metà scaletta dichiara teneramente che nonostante sia in tour da una decina di mesi, avere davanti la folla che sta riempiendo il Lingotto Fiere lo fa sentire come un “pischelletto”. Le ottime basi del producer Charlie Charles suonano a meraviglia nel grosso impianto, e Ghali conduce uno show divertente in cui snocciola uno dopo l’altro i suoi pezzi, che sono ormai vere hit per il giovane (e giovanissimo) pubblico hip hop nostrano, in questo momento orientato verso le sonorità “dope” della nuova scena trap.
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Ghali ha pienamente superato anche la prova del live show: ora tocca solo rimpolpare il repertorio. Intanto – finalmente – sembra di ascoltare qualcosa che non suoni in ritardo di almeno 10 anni nel mercato “pop” italiano. E se prima Ghali aveva la nostra curiosità, dopo la performance a Club to Club ha la nostra piena attenzione. Ghali bomaye!
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Ritratti a cura di Serena Gramaglia
Ringraziamo Ghali e il suo staff per averci accordato di fotografarlo nel backstage