[INTERVISTA] Spazio Aereo: il distretto indipendente delle Arti del Nord-Est

Alla scoperta della roccaforte post-industriale veneta che ospita un ricco ed eclettico calendario di eventi, concerti, spettacoli e workshop, all’insegna ricerca e sperimentazione collettiva. 

di Mattia Nesto  –  Uno dei grandi temi che la contemporaneità ci mette di fronte, specialmente qui in Italia, è “quale destino dare ai luoghi post-industriali”. Infatti, ormai terminato da tempo il periodo dell’industrializzazione di massa, più o meno tra la fine degli anni Settanta e la fine degli Ottanta del Novecento, enormi complessi produttivi si sono via via svuotati, perdendo e di senso e di uomini, diventando, quasi nell’immediato, delle cattedrali silenziose di un passato che difficilmente ritornerà.

Eppure vi sono in Italia dei distretti produttivi che resistono e uno di questi, tra alti e bassi, è quello di Venezia-Mestre.  Proprio qui, in via delle Industrie 27/5 – Località Marghera, sorge Spazio Aereo, un luogo davvero sui generis sul quale la “lente” di OUTsiders Webzine non poteva proprio non soffermarsi.  Spazio Aereo è una realtà viva e pulsante, vero e  proprio fiore all’occhiello dell’intero Nord-Est d’Italia.
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Abbiamo raggiunto Francesco, Alessio, Filippo e Lucio, quattro soci attivi di un’associazione che ormai conta decine di volontari. 
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“Spazio Aereo nasce nel 2013 come Associazione – inizia Lucio – C’era la voglia di creare uno spazio dove l’arte, anzi le arti, potessero essere di casa. Usiamo il plurale perché sin dagli esordi l’attitudine era multidisciplinare, nel senso più ampio possibile. Dalle arti visive, alla musica, dalla danza alla sperimentazione elettronica, sempre e comunque legandoci alla contemporaneità”.

Spazio Aereo è un luogo dove idee e le pulsioni artistiche si possono concretizzare anche grazie ad un’ubicazione perfetta per questo genere di iniziative: “Si tratta di un edificio industriale che sorge nel bel mezzo del Parco Scientifico e Tecnologico di Venezia, il Vega – proseguono i nostri interlocutori – per di più nel lato più nascosto di esso. Una volta che gli uffici chiudono, possiamo alzare i volumi e realizzare spettacoli anche a notte fonda. Spazio Aereo, il cui nome si vuole appunto legare al senso di libertà e indipendenza che solo le idee possiedono – afferma Lucio, che del nome è l’ideatore – vuole non solo essere uno spazio per l’arte a 360°, ma anche un luogo dove poter fare arte 365 giorni su 365. E, più o meno, 24 ore su 24”.

«Una comune tensione verso ricerca e sperimentazione»

La maggior parte dei membri dell’Associazione sono professionisti del mondo della musica, del teatro, della comunicazione e dello spettacolo in genere: “Senza determinate professionalità e conoscenze non si potrebbe proporre un determinato calendario di eventi, concerti, spettacoli e workshop, uniti fra loro da una comune tensione verso ricerca e sperimentazione”.
Per Spazio Aereo, quest’ultima è infatti una dimensione fondamentale: “Fa parte di noi, è una specie di articolo non abrogabile della nostra personalissima Costituzione. Oggi siamo più di seimila soci e per di più in crescita: non crediamo sia un miracolo ma il frutto di un lavoro costante”.

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Il pubblico degli eventi è il più eterogeneo possibile, “da sotto i vent’anni ai settanta, a volte anche di più”. Fatto, questo, molto significativo del bisogno, anche sociale se si vuole, di una realtà del genere in quelle zone: “Il nostro è un pubblico curioso -spiegano gli organizzatori- che vuole rimanere sorpreso. E che non sempre conosce quello che viene a vedere e sentire, ma ci raggiunge un po’ a scatola chiusa, sentendosi affine ad un filo di ricerca comune che lega tutte le attività. Allargare l’interesse e le conoscenze del pubblico ci sembra un bell’obiettivo, un valore aggiunto per una dimensione culturale come la nostra”.

Chiediamo ai soci se per la fondazione di Spazio Aereo si sia preso esempio da una determinata realtà: “Non c’è una realtà particolare cui ci siamo ispirati, abbiamo cercato di fare qualcosa di nuovo attingendo da diverse esperienze. Tra le realtà che ci hanno particolarmente influenzato sicuramente c’è il Teatro Fondamenta Nuove di Venezia, esperienza di grande qualità artistica che ha purtroppo recentemente cessato la sua attività.”Tra i prossimi appuntamenti di Spazio Aereo, da segnalare sabato 22 ottobre, quando a Mestre si esibiranno Oren Ambarchi & Thomas Brimkmann e Mark Fell e sabato 5 novembre, con il live dei 65DAYSOFSTATIC, in una serata unica nel suo genere insieme agli opening di Thought Forms, Germanotta Youth  e Bologna Violenta.

Il 23 ottobre ripartiranno le Power Acoustic Sunday, domeniche all’insegna di progetti misti e variegati, improvvisazione e jam selvagge fino a tarda notte.