Tutte le settimane arrivano puntualmente i quadri astrali del nostro Gianpaolo Iacobone, tra non-sense e sensi unici. Insomma, un oroscopo non più “a caso” di tanti altri, ma più bello.
DA LUNEDì 3/09 A DOMENICA 9/10
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A R I E T E
I rimpianti ed i rimorsi non c’entrano niente né con i pianti e né con i morsi. Oppure sì, non mi ricordo, non vi ricordate neanche cosa avete dimenticato e non vi dimenticate cosa ricordate. Meno male che a furia di andare su tutte le furie, arriva un avallo dell’est.
T O R O
Ci siamo incontrati in bici, una grandissima bici. Era scomoda perché non è che adesso sia una passeggiata camminare su una bici. resta il fatto che era una bici abbastanza grande e certo, era difficoltoso andare dalla ruota anteriore alla sella, ma poi ce l’abbiamo fatta.
G E M E L L I
A forza di calmanti adesso abbiamo la pacatezza di un Chihuahua. Ma almeno abbiamo finito i calmanti così facciamo ordine, che la calma è la virtù di re Artù, dell’ordine dei cavalieri dello zoodiaco. Sembra che ci sia qualcosa che non c’entra.
C A N C R O
Pagaiate dopo pagaiate, se sui denti non arriverete da nessuna parte. Ma se non ti pagai sulle dita, godi solo a metà, diceva qualcuno. Ma se non ti macchi il dolcevita, te lo puoi smacchiare con un leopardo che ormai è rassegnato alle macchie.
L E O N E
Nei riquadri in basso si concentrano ogni genere di nefandezze ed altre caramelle gommose a base di gomma. Per cui non tutte le cose gommose sono fatte di gomma, a volte sono fatte anche di raggi gamma e reggi gambe.
V E R G I N E
I maiali non dicono mai mai. O meglio, mai i maiali dicono mai. Oppure i maiali mai non lo dicono mai. Ma non lo dicono neanche per dire che non lo dicono mai. Bisognerebbe imparare a dire solo le cose che vogliono essere dette.
B I L A N C I A
I manichini sono sempre in piedi, a volte seduti, ma non si accovacciano mai perché non sono autoironici. I manichini tra la’ltro si sa che non rappresentano mai dei maniaci per lo stesso motivo ed anche perché un po’ ci tengono alla morale, sorpattutto se sono a lavorare.
S C O R P I O N E
Ti fermerai ad un cartello con la scritta stop ma solo perché ci vedi poco e non riuscirai a leggerlo alla prima volta. Però il fine giustifica i sensi che fanno senso, sia i fini che i sensi.
S A G I T T A R I O
Vorrei avere il tuo sorriso intagliato nel sofficino che straborda di formaggio fuso, aromi e conservanti vari. Vorrei avere la tua pelle piena di numeri di telefono come un autogrill. Vorrei un mondo a misura di furbetto del cartellino. Vorrei avere l’elenco delle storie sulla morte di Tenco.
C A P R I CO R N O
Chiarirsi al buio a volte è più efficace che incupirsi alla luce del sole. La corteccia d’albero che avvolge le tue pupille non ti fa vedere che là fuori è un mondo difficile, con vita intensa e futuro anteriore incerto.
A C Q U A R I O
La tua vita è come quella di una chiavetta usb, al primo colpo sbam sbum bim papàm bum bum. Che poi voglio proprio capire chi è che si prende la briga di fare un figlio e chiamarlo Eraldo. Già me lo immagino che tutti lo chiamano Aldo anche se è basso.
Una volta un martin pescatore si è messo a cercare le famigerate armi di distruzione di massa di Saddam Hussein. Quello che ha trovato è stato sconcertante. Ha trovato tutta la filmografia di Massimo Boldi doppiata in birmano. In birmano stretto.
P E S C I
La pesca è pelosa, la pesca è pelosa e rotonda. La pesca più è pelosa e più fa beneficenza, meno lo è e più è una pesca tranquilla in un lago di sangue artificiale.