Jazz:Re:Found porta a Torino i top players della Black Music

L’unica data italiana dei De La Soul, il set del leggendario Grandmaster Flash, il fuoriclasse della batteria Tony Allen, il groove raffinato di Mr. Scruff e molto altro: alla scoperta della nuova edizione del festival all’insegna della contaminazione tra jazz, elettronica e hip hop. E attenzione perché la line up non è ancora completa… 

Un festival unico in Italia, per atmosfera e cast artistico. Dopo il grande successo della scorsa edizione, Jazz:Re:Found torna anche quest’anno a Torino dal 7 all’11 dicembre.

Lo fa presentando le date uniche italiane di De La Soul e Grandmaster Flash, la leggenda dell’afro-beat Tony Allen, alcuni dai migliori dj/producer techno e house in circolazione (a partire da Leon Vynehall e Soichi Terada), talenti emergenti del “nuovo” jazz (Yussef Kamaal, GoGo Penguin) e molto altro ancora. Una line up in divenire, già ora ricchissima ma che a breve aggiungerà altri nomi, e che può contare inoltre su uno speciale omaggio a John Coltrane, nel novantennale della sua nascita, e su un’anteprima milanese di prestigio l’8 novembre con Jacob Collier.

Le prevendite sono attive da oggi, con unofferta speciale “early bird” per i più rapidi.

jazz-2016-60x80-def-mod_loghi-2

IX EDIZIONE

7-11 DICEMBRE 2016

TORINO

(TRA CAP10100SPAZIO Q35)

www.jazzrefound.it

TEASER -> https://youtu.be/d3F2OnRnGQo

PREVENDITE ATTIVE AL LINK
http://www.mailticket.it/rassegna-custom/51/jazz-re-found-festival-2016-torino

Era una scommessa, l’anno scorso, portare Jazz:Re:Found da Vercelli a Torino. Una scommessa rischiosa, ma vinta su tutta la linea: la dimostrazione che un festival molto particolare, in grado di far parlare fra loro alfabeti e pubblici apparentemente diversi come quelli di elettronica, jazz, hip hop, funk e soul, vedendoli come un “corpo unico” capace di esprimere buone vibrazioni e club culture di qualità, poteva vivere non solo come isolato “miracolo di provincia”, ma come evento di prestigio tout court, ovunque e comunque.

E così è stato. Momenti indimenticabili come il back to back tra Theo Parrish e Moodymann (subito dopo l’infuocato set di Dj Premier, leggenda dell’hip hop newyorkese) di fronte a duemila persone, o una venue praticamente sold out durante la settimana per uno sperimentatore del dancefloor come Gold Panda o ancora l’entusiasmo – sempre praticamente in sold out – per uno storico grande del jazz-funk come Roy Ayers (peraltro in formissima), raccontano di un festival con una sua fortissima identità. Diverso dagli altri, ma decisamente capace di farsi amare ed apprezzare.

 LEGGI QUI IL NOSTRO REPORT DELLA SCORSA EDIZIONE

thumb
Tony Allen

*

ALLA SCOPERTA DELL’EDIZIONE 2016 TRA JAZZ, ELETTRONICA E HIP HOP

*

I PIONIERI

Questo conta ancora più dei nomi in line up, nomi che per l’edizione 2016 sono in ogni caso di grande peso. La data unica italiana dei De La Soul, ancora oggi una delle migliori band hip hop dal vivo e freschi d’uscita dell’album “…and The Anonymous Nobody”, accolto da tutta la critica come uno dei lavori migliori della loro carriera.

Altra data unica, altro nome pesante in campo hip hop: Grandmaster Flash, la leggenda di New York e, tra le mille cose, l’ispiratore di “The Get Down”, la serie diretta da Baz Luhrmann che è stata uno degli eventi televisivi dell’anno.

A completare una triade di artisti che hanno fatto la storia della musica black, colui che è il più grande batterista africano di tutti i tempi, Tony Allen, uno dei padri dell’afro-beat (e uno che ha collaborato e collabora ancora oggi con gente come Damon Albarn dei Blur, Flea dei Red Hot Chili Peppers o il santone techno berlinese Moritz Von Oswald, giusto per citare solo alcuni nomi).

LA NU SCHOOL

Ci sono i numi tutelari ma, come sempre a Jazz:Re:Found, c’è anche la ricerca attentissima sui migliori talenti emergenti. Il jazz barricadero dei GoGo Penguin; la house multicolorata di Soichi Terada, o quella raffinatissima di Leon Vynehall; i ricami jazz-funk di Yussef Kamaal; la cultura enciclopedica e la classe nel clubbing di dj come Mr. Scruff, Volcov e Sadar Bahar, tre culti assoluti per chiunque frequenti la scena dance più qualitativa.

L’ASSE TORINO-MILANO

Lo spettro è vasto ma al tempo stesso molto, molto mirato. Così come mirate sono le collaborazioni con eroi locali come Ensi (torinese, e uno dei rapper più rispettati d’Italia) e Passenger, o la presenza di storici sodali di Jazz:Re:Found (Luca Trevisi, i Grasso Brothers: fra i più grandi collezionisti di vinile al mondo e dj di enorme bravura), o la nuova collaborazione col milanese Dude Club (diventato in pochi anni uno dei migliori club d’Europa, per la qualità della programmazione) per una curatela congiunta di alcuni spazi del festival.

LA PREVIEW 

Altra grande collaborazione quella con la nuova rassegna milanese JAZZMI, unita a Jazz:Re:Found nella presentazione del concerto di Jacob Collier, l’8 novembre, sempre a Milano, come preview del festival. Molto mirato è anche l’omaggio a John Coltrane, a novant’anni dalla sua nascita, che riserverà molte sorprese oltre ad una mostra curata da Rocco Pandiani, dj, discografico e collezionista di livello, e Luca Barcellona, uno dei calligrafi più famosi al mondo (grande appassionato di musica black).

LE LOCATION

Un programma molto ricco, che promette di arricchirsi ulteriormente nelle prossime settimane con alcuni colpi a sorpresa di notevole spessore. Confermate le due principali venue dell’edizione scorsa (Spazio Q35, Cap 10100), ma come suo solito Jazz:Re:Found si aprirà anche ad altri spazi cittadini, “dialogando” in tutto e per tutto con la città. Un’esperienza, e un’emozione, a trecentosessanta gradi.

1015-12-11_mr-scruff_gretchen-club_nina-raasch_16_final-1920x1080
Mr. Scruff

Le prevendite sono attive da oggi, con una speciale offerta “early bird” per i più rapidi, al link: http://www.mailticket.it/rassegna-custom/51/jazz-re-found-festival-2016-torino.