A due anni di distanza dal debutto, la città di San Giorgio a Cremano (Na), ospiterà la terza edizione di “Ricomincio dai libri”, la fiera del libro nata dalla collaborazione di tre associazioni: La bottega delle parole, Librincircolo e Arenadiana.
di Luigi Affabile – Un gruppo di amanti della cultura con l’obiettivo di creare un luogo di incontro e di aggregazione. Uno slogan che nasce proprio dal famoso film Ricomincio da tre, diretto ed interpretato da Massimo Troisi. La sede della manifestazione – completamente ad ingresso gratuito – sarà Villa Bruno, una villa vesuviana sita a San Giorgio a Cremano, città che tra l’altro ha dato i natali al famoso attore e regista.
Presentazioni, incontri, eventi, musica e lezioni di scrittura creativa, e tanto altro caratterizzerà la fiera del libro che inizierà venerdì 23 settembre alle ore 10:00, per una no stop di appuntamenti sino alle ore 22:00. Stessi orari anche per i giorni sabato 24 e domenica 25.
Tra i tanti ospiti, due autori del giornale satirico Lercio, protagonisti dell’incontro dal titolo Mock’n Roll, e gli scrittori Luca Delgado e Diego De Silva. Questi sono solo alcuni nome degli ospiti che interverranno alla manifestazione, che rappresenta un’oasi di cultura in una provincia orfana di eventi di tal genere. Al grido di #JAMMEBELL, come recita l’hashtag “verace” di questa edizione.
Con Gianluca Calvino e Miryam Gison, rispettivamente direttore responsabile e presidente, di Librincircolo e La bottega delle parole, ho parlato della storia di questa fiera, delle novità di questa terza edizione e dei progetti futuri.
Qual è la genesi di questo progetto? E poi, quanto c’è di Massimo Troisi in questo festival?
M.G. “La genesi è stata totalmente casuale. È stata una scommessa nata un po’ per l’intento di restituire alla città metropolitana, una fiera del libro che manca. Basta pensare che sotto Roma non ci sono fiere del libro, mentre ci sono molti festival. Ultimamente si organizzano festival praticamente ovunque, anche perché i festival sono più semplici. Tu inviti l’autore, non ci sono tutti i problemi organizzativi, di vendita, di strutture.
Noi invece, abbiamo proprio voluto rilanciare una fiera, perché la fiera è il momento. Il mercato del libro sopravvive se ci sono degli acquirenti e se ci sono delle vendite. Se non c’è questo, cosa che oggi per molte piccole case editrici è impossibile, non si arriva neppure in libreria. Quindi abbiamo voluto creare questo. Di Massimo Troisi, c’è già del titolo dello slogan. Tra l’altro questa è un’idea nata da Librincircolo, per cui sicuramente Gianluca, su Massimo Troisi ti saprà spiegare meglio.”
G.C. “Sì, l’idea del titolo della fiera è stata mia. Innanzitutto credo che Troisi sia una figura da celebrare, a prescindere da quello che poi si faccia in questo territorio. Però mi piaceva il principio da cui nasce Ricomincio da tre. E quindi salvare quello che di buono esiste e partire da quello. Tutto ciò che è alla base della filosofia di Troisi, che tra l’altro giocava molto spesso col concetto del libro. Basta pensare al discorso della competizione tra lui lettore e gli scrittori, diceva sempre: «Io non ce la posso mai fare, perché loro sono troppi ed io sono uno solo». Troisi è un emblema anche culturale del nostro territorio, quindi penso che il titolo ci stia assolutamente bene.”
Ci sono tante iniziative interessanti, anche se secondo me è giusto evidenziare un’iniziativa importante come quella di Zapatos Rojos, un progetto d’arte pubblica dell’artista messicana Elina Chauvet, che denuncia le violenze subite dalle donne di tutto il mondo.
Quindi, questa è una sorta di internazionalizzazione della fiera?
M.G. “Assolutamente. Considera che la fiera del libro è ospitata dalla città si San Giorgio a Cremano, ma nasce con associazioni di diverso territorio, proprio per questo motivo. Non si voleva creare il solito evento dei sangiorgesi per i sangiorgesi. Zapatos Rojos nasce da un altro tipo di lavoro, che la mia associazione La bottega delle parole sta portando avanti da un po’ di tempo. Abbiamo avuto l’opportunità di ospitare questa mostra, anche se volevamo farlo già da prima per la festa dell’ 8 marzo. Ma è successa una cosa molto più bella.
La curatrice della mostra Francesca Guerisoli ha scritto un libro dal titolo Ni una mas, che ovviamente parte dalla storia della nascita di questo progetto dell’artista messicana Elina Chauvet contro il femminicidio. Questa raccolta di scarpe rosse, per le vie, per le piazze, rappresentano un’assenza. L’assenza di quelle donne vittime del femminicidio. Ma una cosa che Elina Chauvet sottolinea sempre, Zapatos Rojos è anche una marcia di altre donne, ma anche uomini, noi abbiamo avuto degli uomini che hanno donato molte scarpe. Questa è una marcia di qualcuno che è presente per un’assenza. Tu non ci sei più, ma io lotto con il mio paio di scarpe. Quindi, unire finalmente in una fiera arte e libri è soprattutto un messaggio sociale. Questo è il vero intento di Ricomincio dai libri. “
“Dobbiamo tornare a fruire di cultura nella maniera classica. Dobbiamo parlarci, incontrarci, altrimenti non si cresce. Il confronto è la cosa più importante.”
Librincircolo è protagonista per aver creato iniziative come quelle dello scambio dei libri in molte piazze.
G.C. “Sì noi siamo l’associazione che propone il BookMob, che tra l’altro è un’idea di Rita Raimondo che oggi non c’è ma è uno degli organizzatori attivi della nostra manifestazione. Questo è un evento che ha un successo sempre maggiore, ossia questa volontà di mettere in circolo il libro materialmente nelle piazze, creare un momento di socialità e quindi anche di vicinanza e di grandissimo divertimento senza spendere soldi. Praticamente la gente va in piazza, si ritrova un libro nuovo tra le mani, donando a sua volta un libro. È una manifestazione che abbiamo portato in tantissimi posti, San Giorgio a Cremano, Torre del Greco, Ischia. Siamo riusciti tra l’altro a portare questo evento anche a Roma. A piazza Navona è stato uno dei più riusciti in assoluto. Comunque abbiamo delle sinergie con delle associazioni su varie parti del territorio, anche in Sicilia per esempio, che organizza il BookMob griffato Librincircolo, anche se noi non possiamo materialmente esserci.”
Visto che tu Miryam gestisci una libreria, oggi cosa significa essere un libraio e portare avanti un libreria, in questo mondo editoriale in continua evoluzione?
M.G. “Avere una libreria oggi è innanzitutto un progetto folle. E’ difficilissimo, il mercato è sempre più fermo e le spese sono le stesse che ha un qualsiasi negozio, con guadagni decisamente inferiori. Però avere una libreria è lanciare un segnale per uscire fuori da questo individualismo. La libreria come Ricomincio dai libri ha proprio il bisogno di stare insieme. Compre un libro su Internet o scaricarsi un ebook, è semplicemente figlio del capitalismo che viviamo. Andare in libreria è crescere, significa incentivare anche una realtà di non lettori. Io sfido spesso i ragazzi che vengono in libreria con dei capitoli. Prendo dei libri che in base alle loro risposte, credo che gli possano interessare e dico: «Tu leggiti solo questa parte, poi dopo decidi, non devi per forza comprarlo.». Ed è bellissimo quando poi ti capita che il ragazzo lo acquista e magari torna a comprarne un altro entusiasta. D’altro canto questa è una cosa che fa crescere anche me. Quindi è proprio un offrire un luogo di crescita e di cultura. Dobbiamo tornare a fruire di cultura nella maniera classica. Dobbiamo parlarci, incontrarci, altrimenti non si cresce. Il confronto è la cosa più importante.”
Quali sono le novità di questa terza edizione di Ricomincio dai libri?
G.C. “Dovendone individuare solo qualcuna, c’è un contest legato all’uscita dell’ultimo libro di Harry Potter. Ci sarà la creazione di oggetti magici, tanti premi in palio, tra cui ci sarà un buono libri nella bottega di Miryam. Poi alcune partnership fondamentali come quella con Luca Delgado, che porterà il progetto del “Riscetamento” con il gruppo musicale Quartieri Jazz. Un evento di grande richiamo culturale e anche musicale. Anche la parte musicale avrà un arricchimento rispetto agli anni passati, di questo si occupa in particolar modo l’associazione Arenadiana. Poi c’è la presenza di soggetti come Lercio, un giornale satirico molto divertente, e molto attivo sui social e di personaggi come Anna Trieste che ci farà da madrina.”
Quali sono i progetti futuri di Ricomincio dai libri? E soprattutto se c’è l’obiettivo o quanto meno il sogno di portare questa fiera al di là del contesto regionale e perché no italiano.
M.G. “Noi non ragioniamo mai edizione per edizione. Come dicevo prima ha un curriculum ed è un progetto che è nato come una piccola cellula e si sta sviluppando. L’idea di internazionalizzare ben venga. E’ sicuramente un nostro sogno, ma siamo capaci di sognare ad occhi aperti e con una certa concretezza. Per internazionalizzare una manifestazione del genere c’è bisogno di molto lavoro. Dicevo prima in conferenza stampa, che noi stiamo crescendo insieme alla fiera. Stiamo crescendo anche commettendo errori, imparando da essi. Quindi io sono dell’opinione che le cose folli vanno fatto un passo alla volta. Sicuramente l’idea di uscire dall’ambito comunale e regionale è fondamentale e sicuramente sarà oggetto di lavoro per il prossimo anno. E poi Ricomincio dai libri è una cosa meravigliosa, che ti porta dove non immaginavi nemmeno di poter arrivare.”
E allora ci aggreghiamo, #JAMMEBELL tutti a Ricomincio dai libri!
Per il programma completo clicca QUI.