[REPORT + PHOTO] Chvrches 05: esperienze mistiche a suon di electro e techno | Rosolini (Rg)

Sull’onda dei festival estivi, la musica ci porta in rotta verso il sud-est della Sicilia.

di Maddalena Migliore – E’ il 9 agosto, la meta è l’Eremo di Croce Santa (Rosolini), un luogo sperduto e selvaggio tra le campagne iblee. Una cava abitata sin dall’età preistorica, un luogo di culto, meta di pellegrinaggi, per secoli, diviene, per una notte, club, sotto un cielo stellato e luminosissimo, per accogliere artisti di punta della scena elettronica nazionale e internazionale.
Parliamo di Chvrches 05, il quinto appuntamento a cura dell’associazione Closer, attiva dal 2013 in territorio ragusano. Un progetto innovativo e coraggioso, nato per volere di quattro amici, appassionati di musica, con l’intento di indurre alla riscoperta di siti di rilevanza storica e culturale poco conosciuti, scarsamente utilizzati o abbandonati, attraverso l’organizzazione di eventi artistici e musicali di rilevanza internazionale.
Dopo Erlend Oye (Kings of Convenience), Teho Teardo, Iosonouncane, Murcof e Munu Ros, per citarne alcuni, è la volta di Legowelt, guru della musica techno, per la prima volta live in Sicilia.

Ad aprire le danze, i dj set di Cheval e Kadmonia, seguiti dal live dei Niagara, già incontrati qualche giorno prima all’Ypsigrock. Il progetto artistico, nato dalle sperimentazioni del duo torinese composto da Davide Tomat e Gabriele Ottino, ai quali si aggiunge dal vivo Paolo Arturo Scappazzoni alla batteria, è tra le sperimentazioni più interessanti del panorama musicale italiano attuale. Le loro sonorità liquide ed elettroniche, trasportano verso un un universo surreale: l’Hyperocean, da cui prende il nome l’ultimo album, abitato da individui acquatici capaci di surfare a testa in giù sulle onde sonore, in più dimensioni dello spazio.
Il set fluido e sognante di Dave Saved, giovane producer napoletano, fa da trait d’union, tra i Nigara e Legowelt, pseudonimo di Danny Wolfers.
Il producer olandese, punto di riferimento del clubbing internazionale, da più di vent’anni attraversa in maniera trasversale svariati generi musicali, dalla musica medievale alla techno, passando per la new wave e la disco, con uno stile unico e visionario. Un’esperienza mistica, resa ancora più coinvolgente dalla suggestiva cornice della cava, che diviene una via per entrare in contatto con l’universo intero attraverso la musica.

Si continua a ballare fino alle prime luci dell’alba con il dj set di Robert Eno, fin quando dal fondo valle, ecco una visione surreale, un cavallo-pastore, seguito da un branco di pecore, si dirige verso il palco, è docile e gentile; è arrivato il suo momento, la natura selvaggia si riappropria dei suoi luoghi, ma solo dopo averci regalato un’esperienza mistica d’infinita bellezza.
Eppur si muove…e anche a tempo…

Galleria fotografica a cura di Maddalena Migliore.