The Tallest Man On Earth: in alto i cuori

tallest man on earth

Il cantautore svedese, fresco di nuova uscita con “Dark Bird Is Home”, sarà in Italia per un’unica data autunnale.

Esistono ancora quegli artisti che, pur evocando istintivamente un immaginario tracciato (e sfruttato ampiamente) dai mostri sacri del passato, risultano credibili e riescono a far innamorare le vecchie e le nuove generazioni: un discorso che vale anche, ovviamentee a maggior ragione, per il cantautorato. Di questi songwriters 2.0 fa parte anche Kristian Matsson, aka Tallest Man On Earth, qui di seguito intento a pescare insieme alla sua band.

The band. Swedish summer. @lesterlog @vincentvognar @hansonzj @physlew

Una foto pubblicata da The Tallest Man On Earth (@spkmatsson) in data:

Si, avete capito bene: band. Dopo le ottime prove soliste – dall’esordio omonimo fino a “The Wild Hunt”- Tallest ha preso la decisione di affrancarsi definitivamente dalle sue registrazioni one-take (cosa che peraltro aveva parzialmente già fatto nel suo penultimo “There’s No Leaving Now”) per privilegiare un arrangiamento più ricco e maturo. Una scelta tesa, forse, a far dimenticare quella fastidiosa sensazione di “già sentito” che iniziava ad aleggiare sulle spalle dello svedese.

Labbandono del suo marchio di fabbrica – chitarra (con qualche sortita del banjo) e voce, stop – era un’operazione necessaria: l’ultimo “Dark Bird Is Home” è certamente un buon disco, ma per chi ha apprezzato a fondo la genuinità di “Shallow Grave” è necessario astrarsi per un momento, riflettere e constatare che questo nuovo approccio dà comunque un più ampio respiro alla scrittura di Tallest e riesce ad evitare che i pezzi si accartoccino su loro stessi.

Dopo aver suonato in Italia lo scorso inverno, Kristian torna qui per un’unica data autunnale il 16 settembre al Fabrique di Milano. Ad aprire, un altro enfant prodige della scuola svedese: The Tarantula Waltz.