Alan Lucien Øye, Hofesh Shechter, Wang Ramirez: un “mixed-bill” per la prima serata di Torinodanza 2020

La vocazione internazionale di un festival come Torinodanza è stata pienamente rispettata anche quest’anno, con un cartellone che racchiude al suo interno artisti noti in tutto il mondo e altri ancora da scoprire dal pubblico italiano. La prima serata dedicata agli artisti stranieri, venerdì 18 settembre alle Fonderie Teatrali Limone di Moncalieri, è la perfetta summa di tutto ciò. Alan Lucien Øyen, Hofesh Shechter e il duo formato da Honji Wang e Sébastien Ramirez, un mixed-bill capace di far incontrare artisti, generi e stili diversi ma perfettamente in grado di rappresentare i tanti volti della danza di oggi.


_di Francesca Cavallo

La fusione tra corpo e parola è il tratto distintivo del coreografo norvegese Alan Lucien Øyen, che per il suo debutto in Italia presenta due lavori, And…Carolyn con Daniel Proieto e Mai Lisa Guinoo, e Sinnerman con Daniel Proieto. Nella prima, la colonna sonora del film American Beauty è la base di una coreografia nella quale i movimenti diventano la naturale estensione delle immagini mancanti dal film. Una perfetta e armonica fusione tra cinema, musica, danza e parole capace di donare allo spettatore una prospettiva nuova sul film diretto da Sam Mendes. L’atto conclusivo della serata è affidato interamente a Daniel Proieto, con una splendida interpretazione delle parole di Nina Simone in Sinnerman. Parole che prendono forma nel buio di una sala che, come d’incanto, si trasforma in cielo stellato. Avvolto da un body in lurex, Proieto disegna una costellazione di movimenti che traducono visivamente i ritmi e le parole del brano dell’indimenticabile cantante soul americana.

Un’atmosfera che cambia totalmente quando è il turno di Hofesh Shechter e il suo Untitled. Il coreografo israeliano di base a Londra torna a Torinodanza con un’inedita forma in solo che vede come protagonista ‘Elisabetta’, la danzatrice Rachel Fallon, sola su un palco dove vengono proiettate in sottofondo le immagini degli spettatori e dove le atmosfere si fanno sempre più cupe, paranoiche e claustrofobiche. Una performance a metà strada tra il teatro e la danza, con una voce fuori campo che accompagna i movimenti a tratti nervosi e schizofrenici della protagonista parlandoci di vita, amore e morte.

La serata è destinata a essere ricordata anche per un altro debutto a Torinodanza, quello della strepitosa coppia coreana/tedesca/francese composta da Honji Wang e Sébastien Ramirez, un duo che ha saputo donare alla danza hip-hop una forma elegante e raffinata. Meritatissimi applausi per il loro AP15, un nervoso e frenetico pas de deux in cui la musica elettronica di Alva Noto e Ryuichi Sakamoto si lega naturalmente a una danza che esalta la connessione dei due danzatori nelle loro differenze, in uno spazio dove il movimento diventa una continua esplorazione dell’altro. Scacco matto perfettamente riuscito sul pubblico del festival.

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