Le mostre di gennaio a Torino e dintorni

La nostra guida alle mostre da non perdere, a Torino e in alcuni dei castelli più suggestivi della provincia. L’elenco è in continuo aggiornamento. 
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_di Francesca Cavallo

 

L’Arte Povera di Emilio Prini alla Fondazione Merz

La mostra che ha dato il via ufficiale alla settimana delle arti contemporanee torinese è lo speciale omaggio dedicato dalla Fondazione Merz a Emilio Prini, uno dei più geniali e discussi artisti dell’Arte Povera italiana.  Realizzata in collaborazione con l’Archivio Emilio Prini, la mostra presenta oltre quaranta opere dell’artista realizzate tra il 1966 e il 2016, in un percorso espositivo che mira ad attivare una riflessione critica e storica intorno all’esperienza di uno dei più interessanti rappresentanti di questo movimento artistico.

Le donne di Man Ray a CAMERA

È interamente incentrata sulla figura femminile Wo | Man Ray, la mostra di CAMERA dedicata alla produzione fotografica di Man Ray, artista poliedrico che nel corso di circa 50 anni è riuscito a immortalare artiste, modelle, amiche, compagne e protagoniste della Parigi degli anni Venti e Trenta attraverso i suoi rayographs, le solarizzazioni e le doppie esposizioni, sottoponendo il corpo della donna a una continua metamorfosi di forme e significati. Oltre duecento fotografie in un’esposizione unica, sia per l’altissima qualità degli scatti esposti, sia per il taglio innovativo nell’accostamento biografico e artistico dei protagonisti di queste vicende.

Gli scatti segreti di Vivian Maier alla Palazzina di caccia di Stupinigi

Uno sguardo attento ai più piccoli particolari, una visione insolita ed eccentrica della vita a New York. Tutto questo e molto altro nei 100 scatti inediti di Vivian Maier, la bambinaia con la passione per la fotografia salita agli onori della cronaca soltanto dopo la morte, esposti alla Palazzina di caccia di Stupinigi. Fino al 12 gennaio, Vivian Maier. In her own hands presenta la Grande Mela sotto un punto di vista insolito, intimo, quello di una donna che viveva la fotografia come una questione privata.

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Le installazioni “architettoniche” di Monica Bonvicini alle OGR

As Walls Keep Shifting è il titolo della personale che le Officine Grandi Riparazioni dedicano a Monica Bonvicini, con un intervento site specific su larga scala che evidenzia l’interesse dell’artista per l’architettura, la sua storia, la sua memoria, i regolamenti e le abitudini imposte. Uno spazio espositivo diviso in due, con le immagini della serie fotografica Italian Homes da una parte e le installazioni di case ed esterni dall’altra.

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Le pelli animali di Berlinde De Bruyckere alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo

In Aletheia, l’artista belga indaga temi universali quali il corpo sofferente, il dolore, la memoria, la necessità di superamento e trasformazione. Attraverso tutto lo spazio espositivo della Fondazione, la narrazione si fa organica, con un’intensa drammaturgia che si sviluppa attraverso distinte sculture monumentali per culminare in una grande installazione ambientale.  Pelli animali che alludono al corpo tramite la sua assenza, un’immagine ambivalente che parla di ferite e di contatto, di torti e di conforto.

Gli scatti provocatori di Oliviero Toscani alla Fondazione Cosso del Castello di Miradolo

Dagli esordi alle più famose campagne che hanno caratterizzato il suo stile, dalle immagini iconiche agli incontri della sua carriera, la mostra è un viaggio in cui le immagini (un centinaio) sono onnipresenti: nelle sale espositive, ma anche nel Parco, a dialogare con la natura e con le stagioni. Una sontuosa location per uno dei più geniali e discussi fotografi italiani, artefice di campagne pubblicitarie che hanno fatto la storia.

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L’installazione multimediale di Pedro Neves Marques al Castello di Rivoli

Il vincitore del Premio illy Present Future 2018 presenta, con Becoming Male in the Middle Ages, una complessa installazione immersiva che comprende film, musica, scrittura, brevi videoclip e un libro di narrativa. Tratto da una serie di nuovi racconti scritti dall’artista, il progetto esplora la relazione tra un gruppo di amici e amanti che attraversano insieme una crisi etica relativa ai temi della sessualità, riproduzione, genitorialità ed età.

La collezione privata di Ernesto Esposito al Museo Ettore Fico

La vasta collezione privata dello stilista approda al MEF in un doppio percorso espositivo che vede in evidenza, nella prima parte Some people, le immagini di fotografi come Von Gloeden, Mapplethorpe, Helmut Newton e Bruce Weber, e nella seconda parte Brasil!,  un’avvincente ricognizione all’interno dell’arte contemporanea brasiliana degli ultimi vent’anni.

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