[INTERVISTA] Il rock’n’roll secondo gli Electric Pyramid

Abbiamo intervistato la band inglese che, venerdì 5 luglio, ha aperto il concerto dei Wolfmother in occasione del GruVillage 105 Music Festival: una chiacchierata a bordo piscina, nell’incantevole backstage del festival, tra i riflessi del tramonto sull’acqua ed il sacro fuoco del rock’n’roll. 

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_di Roberta Scalise

Hanno avuto l’onore di introdurre un concerto che ha infuocato il parterre del GruVillage 105 Music Festival, attraverso l’energia intramontabile e i ricordi emozionali tracciati dalla celebre band hard rock australiana dei Wolfmother e una set list che ha ripercorso, con vigore, i loro maggiori successi: si tratta degli Electric Pyramid, gruppo inglese dalle sonorità capaci di coniugare “l’eleganza del grunge e la decadenza del pop” e, per tale motivo, autrice dei concerti di apertura dei Queen – nel 2016/2017 – e collaboratrice dei “maghi del suono” fautori dei migliori album di Muse, Supergrass, Massive Attack e Jeff Beck (ossia John Cornfield, Filippo Cimatti e Henry Cross).

Li abbiamo intervistati per scoprirne storia e universo sonoro.

Torino, 05-07-2019 foto Alberto Giachino; CONCERTO DEI WOLFMOTHER AL GRUVILLAGE FESTIVAL

Prima di tutto, qual è l’origine del vostro nome, “Electric Pyramid”, e che cosa significa per voi?

Il nome è il frutto della “serendipity”: ne stavamo cercando uno adeguato, che fosse correlato, in qualche modo, all’“energia”, e, riascoltando le nostre registrazioni, abbiamo pensato che questa espressione fosse quella che meglio rispecchiasse la nostra musica.
È un nome che, quindi, riecheggia proprio l’energia della vita: una forza inclusiva, in grado di coinvolgere tutti i fruitori e non porsi a un livello elitario.

Tra tutti gli artisti del panorama musicale attuale, chi, secondo voi, sta ancora alimentando la fiamma del rock?

Noi [ride]!
A parte gli scherzi, crediamo che, in questo periodo di revival, tutti i generi sonori che ci circondano siano fautori di “energie” – come accennato in precedenza – dissimili, ma essenziali. I Queen, senza dubbio, mantengono ancora la corona!

Per quanto riguarda, invece, i vostri brani: come avviene la gestazione degli stessi? Quando e come comprendete che una traccia funziona?

Quando il processo creativo è in corso, generalmente vi è un momento in cui sorge proprio questa domanda: il brano sta funzionando? Allora, sia in sala sia nel corso dei live, testiamo le nostre tracce e così comprendiamo, attraverso il nostro istinto e quello del pubblico che ci ascolta, se una canzone possa essere idonea o meno.

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Torino, 05-07-2019 foto Alberto Giachino; CONCERTO DEI WOLFMOTHER AL GRUVILLAGE FESTIVAL

Nel corso della vostra carriera, avete avuto il privilegio di aprire i concerti di veri e propri “mostri sacri”, i Queen + Adam Lambert: qual è stata la sensazione predominante, una volta sul palco?

Il pensiero è stato: wow! Ci siamo sentiti fortunati di avere la possibilità di girare il mondo – sia con i Queen, sia in occasione dei numerosi festival cui abbiamo partecipato – e di farlo attraverso quello che più amiamo, condividendo energia con chiunque fosse presente: è stata una sorta di vacanza! E ascoltarli ogni sera è stato davvero emozionante: abbiamo avuto, così, modo di carpire insegnamenti e imparare molto.

Vi sono artisti, della scena rock italiana, che apprezzate particolarmente?

Certamente: Vasco! In generale, però, tendiamo a ispirarci alle band americane e a trarre stimoli e influenze anche da generi musicali diversi, quali free jazz, hip hop e molti altri: ognuno di essi è prezioso per arricchire il nostro repertorio sonoro.

Considerati, dunque, i molteplici stimoli d’ispirazione, come definireste la vostra musica?

Semplicemente rock’n’roll. Lo spirito, nonostante le molteplici influenze, è puramente rock.

Quali saranno, infine, i vostri progetti futuri?

Pubblicheremo il nostro album a settembre e poi parteciperemo a numerosi festival, in Giappone, Francia e altri parti del mondo. Non vediamo l’ora!

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Torino, 05-07-2019 foto Alberto Giachino; CONCERTO DEI WOLFMOTHER AL GRUVILLAGE FESTIVAL