La Storia delle Letterature Scandinave tracciata da Iperborea

Con l’anno 2018, i Boreali , seguiti con premura dalla casa editrice Iperborea, usciti settimanalmente con “Il Corriere della Sera”, hanno confermato l’interesse dei lettori italiani verso la letteratura nordica. Ma era nell’aria un’ulteriore miglioria, questa volta proveniente direttamente dalle edizioni milanesi. Questa “Storia delle letterature scandinave, dalle origini sino a oggi” a cura di Massimo Ciaravolo, era ciò che vi andava e che andava fatto, toccando la curiosità e la competenza di studenti ed interessati.

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_di Alessio Moitre

Lo spesso tomo mantiene la ormai identitaria impaginazione dell’Iperborea e anche la copertina, una fitta foresta di betulle su sfondo nero, conferma la forza del testo. Impossibile abbracciare tutti gli aspetti e i filoni presenti nello scritto, seguito per i vari ambiti da specialisti nel campo (vale la pena di citarli tutti, portate pazienza: Massimiliano Bampi, Bruno Berni, Laura Cangemi, Gianfranco Contri, Silvia Cosimini, Sara Culeddu, Giuliano D’Amico,  Fulvio Ferrari, Davide Finco, Maria Cristina Lombardi, Andrea Meregalli, Camilla Storskog, Anna Wegener, Renato Zatti). 

Possiamo però affermare che l’indice è una delizia di curiosità. Esponendomi a motteggi di varia natura, affermo di non essere un esperto di letteratura scandinava ma essendo stato un collezionista appassionato e rigoroso dei Boreali in edicola, la mia cultura non si è solo implementata ma ha giovato anche di un senso cronologico delle lettere di cui avevo estremo bisogno.

Non era raro infatti, nella lettura di un autore svedese, norvegese, islandese e via di seguito, che mi domandassi come dovessi collocare la sua prosa all’interno del panorma del suo paese. È nei confronti del mondo? E della Storia? 

Ora molti dei miei quesiti si sono riassorbiti nel cervello e come se non bastasse, la bibliografia verso il terminare dell’opera, è un ulteriore stimolo per la conoscenza. Per passione ed un poco d’interesse lavorativo, ho intrapreso la lettura delle varie correnti legate alla letteratura per l’infanzia e per ragazzi. Va da sé l’impossibilità di abbracciare un panorama così vasto, ma almeno mi sono concesso il potenziale di analizzare singoli fenomeni prima di allora solo solleticati (i Mumin della scrittrice Tove Jansson, per chi ne capisce, sono una delle questioni personali irrisolte) venendo a conoscenza di vari e diffusi scrittori.

Ogni soggetto, salvo casi d’eccellenza, sono analizzati facilmente, toccando la loro bibliografia principale, senza eccedere in nozionismi, rendendo edotto anche un soggetto come il sottoscritto, ancora fermo al livello amatoriale. 1100 pagine di sapere, finalmente, debbo affermare, su una parte di mondo aggiornato al 2019, con la possibilità di mischiare le epoche, in un salto continuo tra la l’interesse e la singola trovata. Molto stimolanti anche fenomeni letterari di minor ampiezza ma per questo stuzzicanti, faccio l’esempio delle Far Oer, isole di  solito raramente scovate dagli italiani sulla carta ed ora praticamente entrare nel mito con la cancellazione della geografia dalla scuole. Ecco, questo libro, è anche utile per riprendere un po’ le misure cartografiche, perché la longitudine e la latitudine, nel mondo scandinavo, hanno un loro particolare peso e significato. 

In copertina: Tove Jansson