Consigli letterari di aprile

Un paio di titoli e poi via, a capofitto nel mondo della letteratura per l’infanzia e per ragazzi perché aprile è ormai da molto tempo la patria della Children’s Book Fair, la fiera bolognese che si svolge a inizio mese. In mezzo a stand e nuove proposte, cresce un settore fondamentale per l’economia cartacea dell’Italia e di sempre maggiore impatto – basti pensare al graphic novel, fenomeno che ormai sta superando anche le resistenze dei più diffidenti.

_ di Alessio Moitre

Matteo Marchesini, Casa di Carte, Il Saggiatore

Il suo, per chi bazzica il settore letterario, non è un nome nuovo. Protagonista sia sulle pagine che in taluni programmi d’approfondimento letterario, il nostro è scrittore, critico e acuminata penna che in questo caso, scava nelle profondità della crisi della critica letteraria. Il testo, recensito, discusso e sovente contestato, è imprescindibile per chi volesse gettarsi a capofitto nell’impresa di comprendere cosa è andato storto e perché Marchesini vi dedica un testo simile.

Poesia contemporanea, Quattordicesimo quaderno italiano, Marcos y Marcos

Punto di riferimento per gli amanti della poesia, la casa editrice milanese si è costruita una solida base nella ricerca, sviluppo e diffusione della poesia, grazie ad attente osservazioni della prosa contemporanea. Impegno gravoso, di certo portato avanti cocciutamente se è vero che siamo al quattordicesimo esemplare e la missione continua. Anche per curiosi, a mio avviso.

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 Leo Lionni, Pezzettino, Babalibri

Quanti lavori, grafici, letterari e giocosi, sarebbero andati persi senza l’impegno di case editrici nel settore della letteratura per l’infanzia e per ragazzi? Io credo molti, soprattutto di soggetti estrosi e poliedrici come Leo Lionni. Per chi non lo conoscesse lascio lo sforzo della ricerca telematica ma in queste poche righe c’è da lodare la casa editrice Babalibri che ci permette di mantenere in circolazione nomi forse meno conosciuti ma gustosi per il lettore curioso e vorace.

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Valentina Rizzi, Franck Button, illustrazioni di Michela Gastaldi, Bibliolibrò

L’illustrazione è una forma d’arte. Roba nota, detta così ed invece mica tanto perché siamo in Italia e spesso soggiaciamo a dicerie, stupidaggini e ritrosie d’apprendimento liceale. Se poi la tecnica s’unisce alla scrittura, si ottengono pregevoli risultati come quelli del libro in oggetto. Già a vedersi ispira, ma dalla trama, al segno, nulla, ma proprio  nulla pare nato per caso, come non dev’essere casuale il lettore che si accosti ad un’opera così sentita da parte dei creatori.

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Kira Kira edizioni

Mi sono incuriosito al progetto, gioco direi una certa somma per perorare la causa della casa editrice Kira Kira, che prova a portare in Italia autori giapponesi ancora poco noti. È un bel compito e la mia passione verso le case editrici settoriali è faccenda ben nota. Dunque i primi albi sono già disponibili e non resta che provare. Nel mentre attendo news.

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Cinzia Cigliano, Lei N. E. , Vivian Maier, Orecchio Acerbo editore

La casa editrice Orecchio Acerbo è una realtà nota agli amatori, dunque pone con la sua presenza un timbro di garanzia. Il libro in oggetto è un esempio, creato e scritto da Cinzia Cigliano. Una bella e faticosa prova, che però ha il pregio d’esaltare ulteriormente una fotografa oggetto, negli ultimi anni, di una poderosa riscoperta postuma. Uno splendido lavoro, davvero.

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Shin Sun-Mi, Le fate formiche, Topipittori

Sono stato rapito da subito. Dalla casa editrice, dai testi e da questo scritto. Sarà l’esotico, sarà il titolo, sarà la veste grafica ma con me ha fatto colpo. Ma in onestà è nel complesso il progetto editoriale a convincere e a permettere anche ai nuovi frequentatori come me, di essere attratti ed incuriositi. Per iniziare comunque il testo di Shin Sun-Mi è per me un bella e complessa soddisfazione.

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