Trombone Shorty & Orleans Avenue in concerto alla Santeria Toscana 31 di Milano

Il bambino prodigio del trombone presenterà al pubblico i brani del recente “Parking Lot Symphony”, primo album targato Blue Note Records.


_di Roberta Scalise

«Avevo una pausa di due settimane, quindi sono andato in studio e ho creato il mio ‘parco giochi’. Avevo tutto in un cerchio: tuba, trombone, tromba, tastiere, Fender Rhodes, Wurly, organo B3, chitarra, basso, batteria e… Me, sepolto nel mezzo».

Una situazione forse un po’ ostica, ma sicuramente prolifica: quella che ha condotto Troy “Trombone Shorty” Andrews alla creazione del suo ultimo lavoro discografico, “Parking Lot Symphony”, il primo album – prodotto da Chris Seefried – firmato Blue Note Records.

Di cui il giovane e talentuoso trombettista presenterà i brani mercoledì 27, alla Santeria Toscana 31 di Milano – unica data italiana, promossa da Barley Arts –, affiancato, sul palco, dalla sua Orleans Avenue, originaria della Louisiana e costituita da: Pete Murano alla chitarra, Mike Ballard al basso, Joey Peebles alla batteria, Dwayne William alle percussioni e Dan Oestreiche al sassofono.

Classe 1986, Trombone Shorty – così definito perché approcciatosi al trombone ancora piccolissimo – ha avviato il proprio percorso musicale molto presto, complici il fratello musicista e la madre, profonda appassionata di soul e blues, suonando in occasione delle celebri parate cittadine di New Orleans e registrando, nel 2002 e nel 2004, i primi dischi, dai titoli “Trombone Shorty’s Swingin’ Gate” e “12 & Shorty”.

 

La svolta arriva, invece, nel 2005, quando Andrews, dopo aver registrato “The End Of The Beginning” con un quintetto locale, figura tra i membri della sezione fiati di Lenny Kravitz, ma è, poi, nel 2006 che il polistrumentista – non solo tromba e trombone, infatti, ma anche batteria – consegue la vera e propria consacrazione ad artista internazionale, in seguito alla collaborazione con il produttore Bob Ezrin, gli U2 e i Green Day.

Una consacrazione cui seguiranno, tuttavia, due anni di “quiete”, nel corso dei quali le energie del giovane talento condurranno alla creazione di un progetto ambizioso e fresco, in cui saranno coinvolti musicisti a lui coetanei e dal valore singolare: sorgerà, infatti, Trombone Shorty & Orleans Avenue, ossia una sapiente commistione tra rock, jazz, reggae, blues, soul ed elettronica, priva di barriere concettuali e di direzioni predeterminate. E il cui esordio prenderà il nome di “Backatown”, pregevole esempio di un sound innovativo in cui influenze sonore dissimili convivono e dialogano tra loro a formare “musica nuova” – perciò posizionatosi al terzo posto della Billboard Jazz Albums Chart e nomination ai Grammy Award per il “Best Contemporary Jazz Album” nel 2011.

Di qui, conseguono numerose collaborazioni ed esibizioni live in tutto il mondo e la pubblicazione di “For True”, sempre nel 2011, e “Say That To Say This”, nel 2013, per poi giungere al recente “Parking Lot Symphony”, nel 2017: dodici tracce in cui sono convogliati echi di origine differente – dal funk al blues, fino all’hip hop e al pop “alla moda” –, accomunati, però, da un tappeto comune di emozioni e dall’idea che, come afferma lo stesso Trombone Shorty, «la musica porta unità».

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Inizio del concerto alle ore 21, ingresso 25 euro + diritto di prevendita.