Chiara Trevisan offre “letture su misura” ai passanti torinesi

C’è chi legge sdraiato, chi solo in bus, chi solo in biblioteca, chi solo a bassa voce.. e poi c’è Chiara Trevisan che della lettura (ad alta voce) ha fatto una professione originale e itinerante…


_di Michela Gallo

Chiara Trevisan il suo bagaglio culturale lo trasporta su due ruote, anzi quattro, se alle due della bici si aggiungono quelle del carrettino porta libri. Meteo permettendo, in piazza Carignano lei ci arriva così. È qui che il sabato e la domenica, parcheggiata la personalissima biblioteca, prende avvio una sua tipica giornata lavorativa.

Attrezzi del mestiere alla mano (molti libri e una scatola piena di bigliettini con titoli e citazioni), la lettrice procede nell’arredamento del suo ufficio in strada: un tappeto, una lavagnetta con la bianca scritta “Prospettive, sorprese in una pagina su misura e due sgabelli per chiacchierare comodamente “viso a viso”, come nei migliori salotti. Pronta ad accogliere gli ospiti venturi, il tête-à-tête letterario può iniziare.

A chi la cerca appositamente o a chi la incontra passeggiando per caso, Chiara suggerisce: «Cercate, trovate, scegliete e ascoltate».

Sono cinque le parole contenute nella scatola, da estrarre per avviare la conversazione-riflessione e poi la micro lettura. I bigliettini scelti con cura dal visitatore di turno, guidano Chiara verso autore e testo prescelti per la lettura. La pagina viene letta ad alta voce e gli occhi della lettrice, fissi sulla pagina, si staccano soltanto per incontrare lo sguardo dell’ascoltatore.

La Pagina giusta per la Persona giusta.

Non c’è un discorso che pretenda di sovrapporsi indiscretamente al discorso che il libro dovrà comunicare lui direttamente, a ciò che dovrai tu spremere dal libro, poco o tanto che sia

Se una notte d’inverno un viaggiatore, Italo Calvino

Laureata in Lettere, la lettrice itinerante non può che cercare nei libri le risposte per sé e per gli altri, ricerca che porta ormai avanti dal 2013.

La postazione torinese di Chiara risulta vuota solo in caso di maltempo o sospesa per impegni improcrastinabili, come in occasione del recente Festival della cultura di Matera, al quale l’artista è stata caldamente invitata.

In questi anni di letture per strada, niente pare averla scossa, neanche chi ha denigrato o denigra tuttora questa originale missione. A ricompensarla per il proprio lavoro ci pensa infatti un pubblico sempre più numeroso e vario che ben accoglie la sua creatività.

A contenere concretamente tale estro, si prestano cappellino e completo bluette; eleganti, ma che non impediscono a Chiara di pedalare e mettere in moto il suo bibliomotore”.