Gli artwork più interessanti di aprile selezionati da Andy McFly

Tre dischi usciti questo mese e altrettante copertine da incorniciare, scelte dall’artista torinese Simona Iamonte aka Andy McFly. Rifatevi gli occhi (e le orecchie). 

GOAT GIRL – “GOAT GIRL”

6 APRILE

COVER DI: MIGUEL CASARRUBIOS

Le Goat Girl fanno uscire il loro debut album con la Rough Trade Records ed è un album denso, duro e a tratti malinconico che ci fa decisamente assaporare il gusto dell’indie londinese. La copertina è affidata a Miguel Casarrubios, artista ed amico della band che ha collaborato con loro anche per le copertine dei singoli precedenti. È molto raro trovare della pittura su una copertina di un album, che ogni volta che succede, non può passare inosservata, infatti è un bellissimo artwork confusionale in cui si può riflettere tutta l’energia del disco.

Demoni, esserini non ben identificati, ragazze perse, in un’atmosfera quasi dannata, dipinti con una certa gestualità capace di rendere tutto molto più intenso: è la rappresentazione più adatta per un disco ed una band del genere, nel quale vengono fuori in egual misura rabbia e forza.

CONFIDENCE, MAN – “CONFIDENT MUSIC FOR CONFIDENT PEOPLE”

13 APRILE

Probabilmente non avete ancora sentito parlare di Confidence, man ma non vi preoccupate, presto accadrà. Sono un quartetto electro-pop di Melburne nati da pochissimo che faranno uscire il loro primo album a metà aprile. Sul palco si propongono in baby-doll e boxer ed iniziano a saltare su e giù ballando e scatenandosi al ritmo della loro musica e devo dire che a primo impatto mi sono sembrati i Pop X dell’emisfero australe che portano scompiglio e bene o male portano allegria e spensieratezza.

La loro copertina è una bomba; prima di tutto, verrà stampata in color oro specchiante, secondo, è geniale la composizione: i due leads del gruppo sono letteralmente seduti su i due musicisti (batterista e tastierista/synth) che a loro volta sono perfettamente seduti sul nulla. Immagine potentissima, strana e misteriosa, figlia dell’estetic degli Anni 2000.

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HINDS – “I DON’T RUN”

6 APRILE

COVER DI: NEELAM KHAN VELA

Secondo album in studio per le spagnole Hinds che si ripropongono con un sound più coerente ed intenso nel quale cantano di amore. Penso siano una delle band che rompe gli stereotipi femminili nel mondo della musica cercando di non “strafare” ma concentrandosi sulla sostanza che nel loro caso, si traduce in testi moderatamente emotivi e sfacciati scanditi da ritmi festaioli.

Per il lancio del nuovo disco hanno pensato di usare una foto di Neelam Khan Vela, fotografa di musica che vive e lavora in Inghilterra, che sguazza nella florida attività musicale del Regno Unito. In Inghilterra e in America soprattutto, la professione dei fotografi di musica (nel senso che non fanno foto di moda ai musicisti, ma li seguono in tour e nei vari concerti) è quasi osannata, offrendo loro possibilità enormi come mostre o appunto, partecipare alla creazione visiva di un disco e penso che sia una grande e bellissima opportunità, perché costituiscono una parte fondamentale di un viaggio di crescita, che può essere il tour, e lo restituiscono al pubblico. Inoltre, non dimentichiamoci che nell’era social, ogni parte della vita delle star è tenuta sott’occhio da milioni di utenti, quindi perché non “aggiornarla” in questo modo?! Per l’appunto, la foto, è stata scattata nel backstage di un festival inglese lo scorso anno in 35mm (formato fotografico analogico)Dopo questa breve introduzione, credo ormai vi sia chiaro tutto di questa copertina: è onesta. Le Hinds puntano molto sulla loro immagine, nonostante non siano pop star; ed è ok perché non c’è nulla di finto.

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