[INTERVISTA] Essere Cambogia

Il progetto Cambogia ha attirato l’attenzione di un nutrito pubblico musicofilo italiano dal Settembre 2016 ad oggi. Successivamente alla rivelazione dell’effettiva finzione alla base del progetto, si è sentito e letto tanto da parte di chi il progetto l’ha ideato e curato passo dopo passo.

Abbiamo però pensato di chiedere cosa fosse successo e come sia stato essere realmente Cambogia, dalle parole di chi al personaggio ha dato materialmente sembianze, voce, musica e testi.

Andrea Fulgidezza (il Modello), Davide Iannitti (voce, testi e musica) e Riccardo Nicolosi (testi e musica) sono i tre volti di Cambogia che ci raccontano chi è il fenomeno indie italiano del 2017.

_di Daniele Messina

Possiamo definire Cambogia la dimostrazione inconfutabile che seguire i trend del momento paga?

A L’immagine di Cambogia è stata decisa a tavolino da Ground’s Oranges ricalcando volutamente i trend del momento.

Sono convinto che il disco di Cambogia sia stato un crack perché è entrato nel “giro giusto”: è entrato nelle community di Disagio.Wave, Hipster Democratici, Deer Waves. Che vuoi di più? Quando siamo arrivati su Deer Waves, ho chiesto a conoscenti se qualcuno avesse rivelato la vera natura del progetto. Siamo arrivati dove siamo arrivati senza avere un ufficio stampa che ci promuovesse a dovere.

D E senza passaggi in rotazione in radio. Ma nessuno si è mai chiesto, in fondo, chi avesse suonato il disco. Ma l’ha suonato tutto Andrea? È assurdo.

R Per farla breve siamo lo spermatozoo fortunato di “Senti chi parla”.

Siete partiti da un singolo corredato da un buon video, pubblicato nel momento dell’anno malinconico al punto giusto (Settembre). Siete arrivati ad un’anteprima su Rockit, Radio, un Live streaming e Noisey.
R Rockit ci chiese di registrare l’anteprima di una traccia che sarebbe contenuta nell’album ma Davide non aveva modo di registrare in quel momento. Ho dovuto tirare fuori la sua voce da una demo registrata apposta per l’intervista su RadioLab, senza metronomo e tutto, ed adattarla mettendola a tempo. E’ venuta fuori una versione più malinconica rispetto a quella del disco.
A Io, ad esempio, riesco a cantare in playback solo su questa versione. Non su quella di Rockit.
D Ascoltai la versione messa in piedi da Riccardo dal mio cellulare mentre ero in tour (con gli Stash Riders ndr), in mezzo ad una festa di paese in un posto sperduto di pochissimi abitanti in Francia (tutti tossici).

Momento solidarietà per Giorgio Poi: siamo usciti con Il mare non è niente di speciale 20 minuti prima di Niente di strano di Giorgio Poi. Penso che lui sia ancora convinto che ci fosse una talpa nel suo staff, quando invece è stata solo una coincidenza fortunata per noi.

Cambogia – Adolescenza Tropicale from Ground’s Oranges on Vimeo.

Avete programmato ogni singolo passaggio di questi mesi?

R Ho trovato io il nome Cambogia, davanti ad una birra, scimmiottando un cantante indie sull’onda di Calcutta. Dal giorno dopo il telefono di Andrea prima e Davide poi sono squillati.

D Dall’uscita del primo singolo non si pensava ad un album. Poi, avendolo annunciato su Facebook, ho saputo mentre ero in vacanza a Linosa che avrei dovuto scrivere un intero disco di 12 pezzi di cui 2 strumentali. Proprio lì è nata Un’altra storia di Truffaut.
Ma sì, mi sono detto, facciamolo. Doveva uscire a novembre, il 15 dicembre l’album era pronto. Poi spostato a febbraio per ritardi non dipendenti da noi che ci hanno fatto perdere un mese per il mastering.

R Pezzi come Fantacalcio sono state invece delle pillole per allungare la scia di attenzione su Cambogia. Quando uscì l’album arrivarono una serie di richieste di live, per diversi locali che poi non abbiamo potuto concretizzare.

Nessuno si è mai chiesto, in fondo, chi avesse suonato il disco. Ma l’ha suonato tutto Andrea? È assurdo.

Mai pensato di non svelare la finzione di fondo?

D Sì, sicuramente l’opzione è stata sempre valida. Poi c’è stato un fattore scatenante: l’uscita di Liberato. Pare aver ricevuto in sogno ciò che stavamo facendo noi…

A Ci stavamo seriamente provando, ci vedevamo qui a provare tutto per andare in giro ed avevamo qualche opzione per l’autunno. L’estate era ormai chiusa.

D L’avremmo fatto in playback. Però il primo fonico nel primo posto, dopo 3 minuti, avrebbe mandato un messaggino a qualcuno dicendo “Oh, ma questo non canta”. Abbiamo anche pensato a portarci dietro un fonico. E se avessimo perso la base avremmo rischiato tanto.
L’unica volta che abbiamo provato, per il live di Oki al Sei tutto l’indie Fest, ci siamo accorti che la cosa poteva effettivamente funzionare dal vivo. Era la prima volta che suonavamo insieme i pezzi. Per la registrazione abbiamo fatto tutto separatamente.

Molto strana la coincidenza con il fenomeno Liberato, no?

D Se vuoi vederla come una coincidenza…
È probabile che trovi uno vestito esattamente come te e che dice e fa esattamente le stesse cose. E’ più parsimonioso pensare che abbia copiato l’idea e stop. Il mare non è niente di speciale è uscito a settembre 2016 già con l’intento di essere un troll.

A Liberato, invece, è nato tre mesi fa.

Dunque vi ha anticipato l’outing?

D Sicuramente. L’outing è arrivato come risposta necessaria a Liberato. Anche se era sempre più nell’aria per l’uscita del disco e la mancata partenza del tour.

R Probabilmente avrebbe causato più scandalo.

A Mentre qualcun altro non  è stato linciato (si riferisce al Mi Ami Festival ndr). Si sono incazzati ma non c’è stato il linciaggio.

Disco registrato in?

Un mese di mastering. Chi doveva fare il mastering ha ricevuto i file ed è scomparso dalla faccia della terra. Il 15 dicembre dovevamo finire il disco e così è stato. Poi però non abbiamo più saputo nulla. Passato Capodanno, questo tizio ci dice di non poter lavorare al disco e noi, posticipando la data di uscita, abbiamo cercato un’alternativa.

E la canzone più ostica?

R Le luci rosa perché l’abbiamo registrata in pochissimo. Davide era appena tornato dal tour con gli Stash. E ci siamo trovati a chiudere Millennial in 6 ore.

Cambogia – Le Luci Rosa from Ground’s Oranges on Vimeo.

D Tra un tour e l’altro, con in mezzo il matrimonio di mio fratello, ho imparato il pezzo, sistemato il testo e registrato la voce in due ore. pure sistemato il testo.

A Ne approfitto per salutare pubblicamente Lucio Tavolazzi, che è stato un po’ tutti noi. Il direttore del nostro enorme Ufficio Stampa inesistente.

C’è almeno una canzone cantata da Andrea nel disco?

Sì, Fantacalcio. Tra le voci del coro in Io con te sogno la Domenica c’è anche quella di Andrea.

Intervista radio: come te la sei cavata con Andrea?

Bene perché anche lo staff di RadioLab era colluso. Ci hanno aiutato a mettere su la scena e farla rendere anche in radio. Era inevitabile avere un circolo abbastanza ampio di collaboratori che ci aiutassero a tenere in piedi la finzione.

R Anche la voce del Mixtape adolescenziale ha aiutato. Ma in realtà non esiste e non è mai esistito, a parte le decine di finte copertine che ho in macchina.

Andrea, Come ti sei trovato a fingere? Quanto ti ci sei sentito dentro?

A Mi sono divertito un sacco e credo di aver vissuto un breve periodo come quegli attori che a furia di recitare una parte, diventano loro stessi il personaggio. Io ho vissuto questa fase dopo l’uscita dell’album. Per un po’ di tempo sono stato realmente Cambogia.

R Ho pensato che Andrea e Davide si stessero scambiando le personalità.

Mi sono fatto un’idea ascoltando molta roba prima di diventare Cambogia. Oltre alla musica, c’è il fortissimo richiamo all’immagine.

Vi piace l’indie? Voi ascoltereste Cambogia?

D L’unico disco che ascolto in macchina. Il genere indie italiano (che poi indie rispetto a cosa?). Quello che si sta facendo mi sembra inutile. Un disco viene fatto perché deve uscire anche se dietro non c’è una mezza idea.
Il nostro disco a me piace, abbiamo buttato fuori tante idee divertendoci e tutto ciò che abbiamo fatto ci piace. Ci siamo lanciati ad esplorare il genere ma senza mai dire “Questo lo vogliamo fare alla Calcutta”. È tutto spontaneo. Non ho mai pensato di ironizzare mentre scrivevo i testi. Divano letto è un pezzo che personalmente mi deprime molto. Si tratta di pensare ad una cosa molto familiare che ci pensi e casca il mondo addosso.

R Quando ci stavamo preparando a far uscire Il mare non è niente di speciale uscirono Giorgio Poi e Gazzelle. Allora ci chiedemmo se fossero veri o dei troll.

A Se tu li guardi con quell’occhio lì, è evidente che sono personaggi costruiti. Mi aspetto ancora la foto su Instagram di qualcuno  che ha tatuato una frase di Cambogia sul braccio.

D L’avrà coperta con dei fiorellini dopo l’annuncio.

Vi aspettavate questa reazione positiva?

D No, ci aspettavamo che ci mandassero tutti a cagare. Ci piace che la gente abbia detto quello che avremmo voluto dire noi: “Il disco in fondo è quello. La musica rimane a prescindere che il personaggio sia finto ed inventato.” Molta gente ha detto questa cosa strana de “Però la musica mi piaceva.” Se lo ascolti la scorsa settimana ed ora ti fa schifo probabilmente hai un problema tu. Vuol dire che lo ascoltavi per un motivo che non ti piace dire: per quello che ci stava attorno.
Quando era uscito soltanto Il mare non è niente di speciale, c’era gente che diceva: “I tuoi pezzi mi fanno schifo”. Ma Cambogia aveva a referto un solo singolo. Bellissimo.

R Le diverse richieste dei vinili che abbiamo avuto. Due giorni prima dell’outing un tizio ci ha chiesto la base di Millennial. Cambogia è profondamente buono e l’ha donata. Loro hanno realizzato una cover coinvolgendo la gente durante la festa del paese. Nel testo riferimenti a personaggi del paese.

D Continuano ad arrivare meme su meme ed in rete girano molte cover. Ci sono ovviamente gli haters ma potremmo parlarne per settimane. Molta gente la sta vivendo in modo leggero, divertito e partecipato.

R Prima della rivelazione, siamo stati contattati da Musicraiser con proposte incredibili per quello che effettivamente eravamo, da Soundreef ed anche da SKY Arte per essere inseriti in una serie di Live di artisti indipendenti. Sono arrivate richieste per avere la musica di Cambogia come background music o da parte di musicisti per entrare nel roster di Napalm, etichetta inesistente.

 Credo di aver vissuto un breve periodo come quegli attori che a furia di recitare una parte, diventano loro stessi il personaggio.

E chi vi ha invitato al live per “Se tutto l’indie fest”?

Loro dovevano essere quelli che si dovevano incazzare di più e invece sono quelli che l’hanno presa meglio. Continuano ad interessarsi alla cosa, a darci consigli.

 Quali e quanti elementi dei brani di Cambogia sono omaggi o parodie di altra musica del passato?

R Le luci rosa è una via di mezzo tra Pezzali ed il cantautorato anni ‘70. Come parte strumentale è più orientata sull’elettro-pop straniera. E’ stato poi masterizzato dallo stesso fonico londinese che ha già messo le mani su pezzi dei Massive Attack e Hurban Hymns dei The Verve.
 

Perchè avete pensato ad Andrea?

A Quando l’immagine di Cambogia stava venendo fuori, Riccardo pensò a me.

R Lo incontravo spesso ai concerti e pensando chi potesse essere Cambogia mi veniva in mente lui: lo conoscevi, sapevo che ci sarebbe potuto stare e la cosa ha funzionato.

A E sull’aspetto dell’immagine non si dovevano preoccupare perchè già mi vesto da Cambogia. Non è cambiato molto rispetto a prima.

R Piace alle donne e… anche agli uomini.

A Confesso di avere una nutritissima fanbase omosessuale palesatasi tramite i social.

Come esce Andrea da questa storia?

A Mi sta a cuore che passi il messaggio. “La sottrazione della gioia” è l’unico disco della scena indie italiana che riesco ad ascoltare.
È stata una molla che mi ha avvicinato a questo genere. È una scena che non riesco ad ascoltare. Mi sono fatto un’idea ascoltando molta roba prima di diventare Cambogia. Oltre alla musica, c’è il fortissimo richiamo all’immagine. Se nei testi non ci fosse stato il Gran Cereali ma gli Abbracci o Giordano Bruno al posto di Pasolini, il richiamo delle canzoni non sarebbe stato così forte.

Cambogia – Il mare non è niente di speciale from Ground’s Oranges on Vimeo.

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Quest’intervista è stata registrata qualche giorno prima dell’atteso annuncio del 15 Luglio 2017. Avremmo saputo tutti chi e cosa sarebbe diventato Cambogia.
A qualche ora dall’attesissimo comunicato, Ground’s Oranges (collettivo detentore dei diritti del progetto Cambogia) decide di chiudere definitivamente la pagina Facebook e tagliare i ponti tra ciò che è stato e ciò che sarebbe potuto essere, mettendo fine al troll/esperimento sociale italiano del 2017.