Il primo fumetto non si scorda mai: la BAO Night al Circolo dei Lettori

BAO Publishing riempie la sala grande del Circolo dei Lettori per una serata dedicata interamente al fumetto. Rita Petruccioli, Daniel Cuello e Giopota: tre disegnatori per tre graphic novel di esordio, in collaborazione con gli sceneggiatori Giovanni Masi e Luca Vanzella, raccontano gioie e dolori della realizzazione del primo fumetto.


_di Alessia Giazzi

L’espressione “prima volta” risuona dell’eco ovattata di passi cauti su un territorio inesplorato, racconta la necessità di adattamento ad un ambiente sconosciuto. La “prima volta” allo stesso tempo esprime lo stupore della scoperta di emozioni nuove e la consapevolezza di essere riusciti a superare un limite o di aver raggiunto un traguardo agognato.

Sono tre prime volte quelle che si incontrano l’8 giugno al Circolo dei Lettori per la BAO Night, serata interamente dedicata al fumetto che vede protagoniste tre graphic novel di autori emergenti. La definizione “emergenti” non rende giustizia a Rita Petruccioli, Giopota e Daniel Cuello, autori di BAO Publishing, già volti noti dell’illustrazione e del fumetto. Tutti e tre però si sono messi in gioco per la realizzazione del primo fumetto lungo.

La firma di Rita Petruccioli, “divinità del basso Lazio”, campeggiava sulle illustrazioni realizzate per Telecom Italia nel 2013, pochi millimetri sopra la dicitura “giovane talento tra gli illustratori italiani”. Lo stile delle sue illustrazioni, fatte di personaggi dagli occhi grandi riempiti con campiture di colore uniforme, è un marchio di fabbrica affermato.

Daniel Cuello, “umorista del web” argentino residente a Udine, passa dalle vignette ironiche sulla vita quotidiana all’avventura di un fumetto nei panni di sceneggiatore e disegnatore.

I disegni di Giopota invece sembrano uscire direttamente da un fotogramma di Miyazaki, surreali e delicati. Ha gettato le basi per il suo nuovo lavoro con la realizzazione di fumetti brevi, ora esordisce per BAO con una graphic novel di oltre 200 pagine.

Insieme ai supereroi della matita troviamo Giovanni Masi e Luca Vanzella, sceneggiatori per Sergio Bonelli Editore e partners in crime dei tre disegnatori protagonisti della serata.

«Si coglie immediatamente la voglia da parte degli autori di condividere un’esperienza che è stata una sfida e un percorso di formazione lungo due anni che li ha portati a mettersi in gioco e a reinventarsi»

Il Circolo dei Lettori diventa così l’intimo palcoscenico per il racconto di un’esperienza di crescita e formazione, complice la presenza di Michele Foschini, fondatore e direttore editoriale di BAO Publishing, in veste di moderatore ma anche di amorevole padrino degli autori.

Tre graphic novel, tre storie diverse ma simili allo stesso tempo: un evento che sconvolge la quotidianità, emozioni, paure e la difficoltà del rapporto con gli altri prendono forma in luoghi che esistono in chiave immaginaria o surreale.

“Frantumi”, scritta da Giovanni Masi e disegnata da Rita Petruccioli, descrive cosa succede quando il mondo ti crolla addosso lasciando il marchio di cicatrici indelebili.

Un condominio che diventa lo specchio del mondo e dei rapporti sociali sempre più difficili è il protagonista di “Residenza Arcadia”, la graphic novel di Daniel Cuello.

Essere lasciati e sopravvivere ai ricordi: “Un anno senza te”, nato dalla collaborazione tra Giopota e Luca Vanzella, racconta quella separazione e quell’abbandono che quasi tutti abbiamo provat. Lo fa a Bologna, all’ombra del faro di San Luca (no, a Bologna non ci sono fari).

La Sala Grande del Circolo dei lettori

Si coglie immediatamente la voglia da parte degli autori di condividere un’esperienza che è stata una sfida e un percorso di formazione lungo due anni che li ha portati a mettersi in gioco e a reinventarsi. Dubbi, corse contro il tempo e notti insonni si sono mescolati alla determinazione di portare a termine quello che per qualcuno era un sogno nel cassetto e che per altri è diventata l’occasione di acquistare consapevolezza della propria fragilità e dei propri limiti. La sinergia tra illustratori e sceneggiatori è diventata il legante, l’ingrediente segreto che ha dato quel tocco di sapore che rende un piatto completo e soddisfacente.

Mettere anima e corpo nella realizzazione di un fumetto significa fare sacrifici e affrontare un tour de force che impegna anima e corpo: “Il fumetto ti mangia il cervello” afferma Rita Petruccioli, sottolineando come la figura del disegnatore viva in simbiosi con la sua creatura e che livello di assorbimento mentale e coinvolgimento un autore possa raggiungere.

La BAO Night è molto di più di una semplice serata di promozione, è un ponte tra gli autori e il proprio pubblico.

Disegnatori e sceneggiatori ci permettono di conoscere il lato umano dietro “un lavoro fatto di storie e di persone” e di scoprire le emozioni che si celano tra fibre della carta stampata insieme ad ansie, aspettative e sogni nascosti dalle campiture di colore. La prima volta non si scorda mai e gli autori di BAO Publishing confermano la teoria con il racconto di un’esperienza ricca, fatta di sfide con se stessi e di conquiste.

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