Il ruolo del web nei fumetti autoprodotti

Come influisce il web nella vita di un fumettista indipendente? Questa è la domanda che abbiamo posto ai numerosi standisti della Z.T.A. – Zona Totalmente Autoprodotta, ovvero la zona dedicata alle realtà indipendenti e alle autoproduzioni al Comicon di Napoli. 

_di Lorenza Carannante

Cargo Viaggi Grafici è un’associazione culturale di Milano. In occasione dell’ultimo Napoli COMICON ha pubblicato “MALMESSI – Agnese non partire”, graphic novel collettivo realizzato da 14 autori.

http://viaggigrafici.blogspot.it/

Il web nella vita di un fumettista indipendente è diventato qualcosa di necessario, come succede nella vita di ogni persona in generale.Che si tratti di cercare immagini da cui prendere ispirazione o informarsi sul mercato attuale, il web è sempre di grande aiuto.Cargo non è un solo fumettista indipendente ma bensì un collettivo di fumettisti indipendenti. E per un gruppo come il nostro il web è davvero necessario: comunicare con autori lontani, organizzarsi al meglio rendendo i materiali disponibili sul cloud, lavorare a più mani sulla sceneggiatura e impaginazione… senza il web sarebbe stato molto difficile concludere molti dei nostri progetti!Non si finisce mai di scoprire nuove funzionalità utili di internet e questo influenza noi fumettisti ad affrontare sfide coraggiose, come affrontare un pubblico vasto e senza peli sulla lingua, e magari scovare nuove meraviglie nella giungla digitale. Insomma, è un vero e proprio viaggio avventuroso in cui ci vuole equilibrio e coraggio.

Quest’anno al COMICON è stato dato spazio anche alle produzioni letterarie. Abbiamo intervistato quindi Vincenzo Romano, autore di Mezzosangue, romanzo Fantasy ispirato alle atmosfere dei grandi maestri del genere e presentato durante la fiera

https://www.facebook.com/mezzosanguelibro/

Il web è un potentissimo mezzo per entrare e restare in contatto con lettori e appassionati del genere.Il primo effetto del web e dei relativi strumenti è la perdita di sonno…il secondo, molto più importante, è la possibilità di stabilire una relazione diretta con gli utenti della pagina.Come autore esordiente ho scelto di puntare molto sulla risonanza che una buona comunicazione sui social network può creare.Più in generale la possibilità di confrontarsi con altri autori, blogger ed anche editori offre una enorme quantità di connessioni. Questo mare di possibilità può diventare un limite se non ben gestito, perché causa dispersione e in definitiva confusione. Curando il proprio canale e selezionando le connessioni da mantenere attive il web può essere un potente alleato per un autore.

Marco Tanca è un autore sardo. Lavora come fumettista e illustratore freelance.

http://www.marcotanca.com/

Dal 2005 ho un sito web personale sul quale espongo i miei lavori, l’ho sempre considerato un canale importantissimo ed oggi, attraverso i social network, gli artisti possono avere un riscontro immediato. Spesso gli editori sono interessati ad autori che si sono già creati un proprio pubblico sul web, canale di comunicazione e diffusione che ha permesso loro di superare tutti i passaggi che un tempo erano obbligatori per farsi conoscere. La pubblicazione cartacea è diventata, in alcuni casi, solo uno step successivo alla consacrazione della rete.

by Marco Tanca

La BrudasArt è una casa editrice indipendente di Torino, le cui pubblicazioni si dividono in albi e fumetti, gadgets, modelissimo e giochi per bambini.

https://brudasart.com/

Diciamo che sicuramente il mondo del WEB ha influenzato e influenza tantissimo l’opinione pubblica. Anche nel nostro mondo dell’editoria a fumetti indipendente, difatti, c’è molto passaparola, anche se PURTROPPO non c’e’ il supporto necessario, o comunque quello che dovrebbe esserci, che serve a mantenere viva la Scena. Parlo di Scena perché l’editoria indie è un po’ come un movimento musicale underground: ci vuole il giusto supporto e sostentamento da parte dei colleghi e, ovviamente, delle persone. In questo ambito in particolare il Web ha un’influenza massiva, anche se non determinante per ciò che riguarda la parte economica. Influisce su status mediatico, ovviamente attraverso i principali social, ma non va troppo oltre. Gli ordini e gli acquisti online del materiale, seppur di livello, sono sempre bassi. Non sufficienti al sostentamento dell’attività stessa, per intenderci. E’ un peccato perché questo è un problema abbastanza circoscritto all’Italia. Ma, senza dilungarmi su questioni territoriali, ti rispondo che il web ci ha sicuramente fatto conoscere online, anche in posti remoti e meno conosciuti. Ma , nel contempo, il web stesso ha portato sul tavolo troppe proposte e troppa confusione. Da aficionado del tape-trading dei primi anni ‘ 90 , dei demo e delle rarità, questa espansione / esposizione confusionaria (figlia dell’interweb) non mi/ci fa impazzire, a essere onesti. Detto questo, per conlcudere, spero che la BrudasArt press, che si occupa di fumetti e stampe di qualità, possa essere veramente valorizzata, negli anni a venire, ANCHE online (e non solo a livello locale/fieristico). Stiamo lavoranco per migliorarci e per far si che il nostro verbo venga tradotto in altre lingue. Le barriere vanno abbattute.

 

Ma Pe Illustrazioni è in realtà Marialuisa Ragni, illustratrice formatasi tra Benevento, la sua città natale, Torino e Napoli, dove studia tuttora.

https://www.facebook.com/mapeillustrazioni/

Personalmente credo che il web influisca parzialmente sulla vita di un fumettista indipendente, certo aiuta a farsi conoscere con molta più facilità ed hai risultati immediati, però nella vita di un fumettista indipendente è molto importante il rapporto che si ha con i lettori dal vivo, i fumettisti che seguo con entusiasmo li ho conosciuti quasi tutti personalmente prima e dopo ho scelto di seguire anche il loro lavoro. Relazionasi di persona è alla base, secondo mio modesto parere, del fumetto indipendente.

Altra casa editrice indipendente presente nella ZTA è la Upper Comics di Messina. Nello specifico, è una casa editrice multimediale che si occupa dello sviluppo di fumetti, in particolare in stile manga, completamente made in Italy.

https://uppercomics.com/

Il web influisce sicuramente in modo positivo sia per un fumettista sia per la casa editrice che lo promuove, dando la possibilità a tutti di pubblicare e condividere contenuti a più persone possibili, rendendo il lavoro di un’artista fruibile da chiunque, in definitiva. Inoltre è possibile creare anche nuovi servizi dedicati ai lettori, altrimenti meno accessibili a questi ultimi, come gli e-book e la lettura digitale. Per citarne uno sicuramente il nostro servizio di lettura digitale, tra cui è presente mensilmente leggere la nostra rivista mensile Upper Ground, tutto questo reso possibile dalle innumerevoli opportunità offerte dal web!

AkaB, citando, è fumettista, illustratore, pittore e regista, che mal sopporta le definizioni. Quest’anno non rientrava negli indipendenti, lo abbiamo incontrato allo stand della Douglas Edizioni dove presentava il suo ultimo lavoro, Plume.

http://mattatoio23.blogspot.it/

Ci sarebbero troppe cose da dire, vedo di sintetizzare. Ho cominciato con un blog. Verso il 2004. Per come lo intendevo all’inizio era un incrocio tra un archivio e un diario. Cmq un uso molto personale, non pensavo minimamente ad un ipotetico pubblico. Per anni l’ho aggiornato quasi quotidianamente, poi è arrivato Facebook. Mi hanno tirato in mezzo degli amici per poter condividere delle foto su uno spettacolo del Don Chisciotte a cui avevamo collaborato. Con il tempo la funzione del blog si è esaurita e gli aggiornamenti giornalieri si sono spostati su fb. All’inizio avevo un profilo (quando le regole consentivano di poterci essere anche con dati anagrafici non reali) ma piano piano mi sono accorto che ogni post in fondo o era (auto) pubblicità o bisogno d’attenzione. Mi sembrava che tutti si fossero trasformati in venditori di aspirapolveri porta a porta, cercando consensi, più o meno in maniera ironica o velata, ma alla fine sempre patetica. In più scorrere la home mi metteva di malumore, mi caricava di un’ansia che non capivo da dove venisse. Per questo ho chiuso il profilo privato ed ora gestisco solo la pagina in cui non ho home da controllare e vado a rompere il cazzo solo a quelli che sono interessati alle mie cose. Non credo neanche in questa finta idea del confronto, diffido moltissimo da quelli che hanno tre mila commenti, per esperienza so che non si ottiene niente ed è solo un altro modo per esserci fine a se stesso. Se davvero c’è da ragionare non mi metto certo a farlo in pubblico. Quello è solo esibizionismo e propaganda. Penso sia evidente che stiamo tutti troppo su i social, che sta roba sia relativamente nuova e ancora tutta da capire. È uno strumento che finisce con lo strumentalizzarti. Faccio un esempio: Tu mi hai chiesto del WEB io ti ho parlato solo di FB…

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