Guida di sopravvivenza al Venezia Hardcore Fest 2017

L’appuntamento numero cinque con la crew più attiva d’Italia si preannuncia devastante: alla scoperta delle band coinvolte, tra grandi ritorni, ottime conferme e qualche new entry.

_di Luca Cescon

Chi si ferma è perduto: il dream team del nord-est riporta indietro le lancette di non pochi orologi con una line-up che unisce nomi noti del passato e carne fresca pronta a lasciare il segno su un red carpet di tutto rispetto. Alla sbarra il VEHC, quinta edizione: il verdetto? Colpevole. Colpevole di aver creato una macchina da guerra, apprezzata non solo tra i confini nazionali, ma anche da quell’Europa che ama spostarsi e “fare macchinata” per assistere a festival e mattanze sonore fuori porta.

A ospitare nuovamente la festa hardcore punk più calda del Belpaese sarà il Rivolta P.V.C. di Marghera, ormai casa di tutte quelle realtà più o meno satellite che ruotano attorno al festival. Nei suoi spazi si tengono con piacevole continuità concerti e warm up che non fanno altro che fomentare una presa bene ormai palpabile da nord a sud quando si parla di Venezia e della sua scena. Scena che è stata, ed è, esempio per molte altre iniziative che tengono viva la fiamma dell’underground in Italia. Sarà una quinta edizione che manterrà la commistione di concerti, skate, distro, merchandise, cibo, illustrazioni e chi più ne ha più ne metta: come sempre, due palchi sui quali si alternerà senza sosta il meglio della scena punk-hc, con una timetable da orologio svizzero che taglierà il fiato anche ai più oltranzisti.

Quasi 30 band, per un totale di circa 12 ore di musica praticamente ininterrotte: presupposti più che ottimi per assistere a una giornata che lascerà il segno (anzi, i lividi). 

Partenza al fulmicotone con gli eroi nazionali Slander, che apriranno le danze nel pomeriggio. Ogni presentazione sarebbe superflua: centinaia di live, lo scettro di boss della scena hardcore italiana in una mano e una valanga di birre nell’altra fanno di questi ragazzacci i veri campioni del “punk-metal” senza fronzoli made in Italy.
Mentre il live di
Zeit e Tutti I Colori del Buio cementerà ulteriormente il legame tra Piazza San Marco e Torino (che con Tanato Records, Longrail Records, I Denti della Vecchia e Turin Is Not Dead ha portato praticamente tutte o quasi le band più hot del roaster VEHC nella città della Mole), unendo il mathcore/hardcore dei primi all’hc scuro dei secondi, il concerto dei Tetro Pugnale ci farà tornare agli anni ’80, con una ventata di punk italiano old school.

Gli svizzeri Keep Talking areranno tutto senza pietà alcuna (split con Hittin Random per farsi un’idea), in un après-midi che vedrà anche il post-punk/goth dei bolognesi Horror Vacui calcare l’Open Space del Rivolta. A distanza di pochi minuti, si esibiranno sul Nite Park gli interessantissimi Scornthroats, band italo-britannica dedita a un chaotic hardcore a tinte black, e gli Autarch, con il loro melting pot fatto di post-metal, emo, crust e hc.

mantenere alta la bandiera dell’équipe veneta ci penserà il garage punk dei Destroy All Gondolas, mentre la corona britannica verrà portata come vittima sacrificale dal duo True Vision / Big Cheese, per tutti gli amanti del punk-hc vecchia scuola di stampo UK. A fare da contorno alla musica sarà quindi anche la cultura dello skateboard: Green Records e Vans i nomi legati alle rampe, che saranno solcate dalle 16.00 alle 02.00 da decine di skater pronti anche ad accaparrarsi il premio di 500,00€ in palio per il “best trick”.

«Vitamin X, La Crisi e Cro-Mags rappresenteranno il trittico da festival internazionale che accompagnerà i superstiti fino a notte inoltrata, tra stage diving incessante e spritz a go-go»

Dalle 19.30 circa il programma anticipa un’apericena a base di Open Wounds (hc punk da Amsterdam), Rixe (Oi!, punk, hardcore e tuffi nel passato), The Miles Apart (punk rock, melodic hardcore, release party del loro 7’’) e FreexMoney direttamente dal Sudafrica, con un sound à la Slander che li vedrà girare in Europa nelle settimane successive al fest.

La capacità di attrarre band in tour fa di questo collettivo una delle potenze nazionali non solo dell’hardcore, ma anche del punk rock (Blowfuse, da Barcellona), del powerviolence (Implore, uno dei nomi più importanti di questa edizione) e del punk (su tutti spiccano i The Flex dal Regno Unito e i nostri Impact, mostri sacri degli anni che furono, e che qua a Venezia sembrano non passare mai di moda). Blind Authority e Risk It apparecchieranno la tavola, con il loro hardcore, a una serata di ulteriori grandi nomi.

Per la prima volta in Italia, gli Higher Power faranno ascoltare il loro sound a cavallo tra Leeway e Turnstile, caricando la folla a pallettoni insieme al grande e attesissimo ritorno dei nostri Dufresne (assenti da anni ma sempre rimasti nei cuori degli ascoltatori post-hardcore e metalcore di metà ’00). Il traguardo lo si taglierà però nuovamente con l’hardcore punk: Vitamin X, La Crisi e Cro-Mags rappresenteranno il trittico da festival internazionale che accompagnerà i superstiti fino a notte inoltrata, tra stage diving incessante e spritz a go-go.