Dirk Gently: come un giro sulle montagne russe

Rinnovato per una seconda stagione di 10 episodi già in produzione, “Dirk Gently – Agenzia di investigazione olistica” è una perla grezza di non-sense, british humor, e trame labirintiche che stordiscono e ammaliano lo spettatore in una narrazione da capogiro.

_di Giulia Scabin

Todd Brotzman è un fattorino d’albergo che sta avendo una brutta giornata: vede se stesso con addosso una pelliccia insanguinata vagabondare per i corridoi dell’hotel, e scopre poco dopo il cadavere di un misterioso milionario nell’attico dell’edificio, apparentemente vittima di un feroce attacco animale. La sera stessa, il detective olistico Dirk Gently (che crede nella “fondamentale interconnessione di tutte le cose”), a detta sua assunto dal morto sei settimane prima per indagare sulla sua futura morte, si intrufola da una finestra nel suo appartamento e lo coinvolge in un racconto assolutamente assurdo e totalmente irresistibile.

Rapimenti, sicari olistici, allucinazioni, un cane smarrito stranamente umano, improbabili teorie spaziotemporali e un gattino pericolosissimo: sono questi i numerosi e bizzarri ingredienti della serie creata da Max Landis (sì, figlio di quel Landis) per BBC America e poi acquistata da Netflix, che nel dicembre 2016 l’ha pubblicata a livello globale.

Figlia dell’omonima saga di romanzi del britannico Douglas Adams (diventato celebre con la sua Guida galattica per gli autostoppisti) Dirk Gently – Agenzia di investigazione olistica è una sorta di indefinibile comedy thriller che segue le assurde avventure del detective olistico Dirk Gently e del suo riluttante e improvvisato assistente Todd, alle prese con un enorme e apparentemente insensato mistero che vede coinvolti personaggi irresistibili in una selva intricata di trame interconnesse tra le quali i due protagonisti cercano di districarsi.

«Non esiste una trama A e una trama B quanto una trama A-Z fitta di enigmi e misteri il cui scopo è far venire il mal di testa al pubblico, senza tralasciare la costruzione di personaggi solidi, accattivanti e assolutamente credibili, per quanto assurdi…»

Ad interpretare Todd troviamo il buon vecchio Elijah Wood, la cui stella è rimasta incagliata da qualche parte nella terra di mezzo, ma che è riuscito a sviluppare negli anni seguenti a The lord of the rings una notevole capacità nel tratteggiare in chiave comedy il classico personaggio maschile nervoso, problematico e un po’ depresso (basti pensare a Wilfred), capacità che nel caso di Dirk Gently gli ha permesso di fare proprio un personaggio dalle molteplici sfaccettature e di portare sul piccolo schermo un’interpretazione assolutamente impeccabile. E affiancato all’adorabile Samuel Barnett nei panni del detective la serie da vita ad una coppia tanto stramba quanto interessante, dove lo sconquassato rapporto tra i due protagonisti conferisce al corpus delle puntate una solidità emozionale che non cessa mai di coinvolgerci.

Alternando una trama dinamica, accattivante (e a tratti inquietante) alla bizzarra comicità di Dirk (che se si ha il giusto senso dell’umorismo un po’ british fa letteralmente piangere dal ridere) il weird-crime di Landis riesce dove ha fallito il suo predecessore di scarso successo (andato in onda nel 2010 sulla BBC): la pura, frenetica e sovraeccitata densità del racconto è parte del gioco, e se ci si lascia trascinare è come una divertentissima corsa sulle montagne russe. E anche se dal punto di vista della storia in sé la serie ha poco o nulla in comune con l’opera di Adams, il suo merito è quello di avere dipinto egregiamente lo spirito folle ed esagitato del racconto originale, dove non esiste una trama A e una trama B quanto una trama A-Z fitta di enigmi e misteri il cui scopo è far venire il mal di testa al pubblico, senza tralasciare la costruzione di personaggi solidi, accattivanti e assolutamente credibili (per quanto assurdi). E nonostante lo spostamento in terra americana possa aver fatto storcere il naso ad alcuni, questo split contestuale rende ancora più marcate e deliziose le stranezze dell’english man protagonista.

Ed ecco che il cliffhanger che chiude questa prima stagione ci lascia con il fiato sospeso e con una buona dose d’amaro in bocca, come una vittoria durata troppo poco: imperfetto e non senza difetti, strambo e ambizioso, Dirk Gently è un’imperdibile overdose di pura stranezza che saprà certamente ricompensare chi riuscirà ad arrivare fino in fondo.

Guarda qui il trailer della serie

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