[REPORT] Temper Trap: pop rock on the dancefloor

I Temper Trap hanno presentato al Circolo Magnolia di Milano il loro ultimo lavoro “Thick as Thieves”, opening act i Les Enfants.

I Temper Trap, dopo la pubblicazione del terzo disco “Thick as Thieves” avvenuta lo scorso giugno, hanno intrapreso un tour mondiale che non si è mai fermato. Dopo aver già visitato l’Europa durante l’estate 2016, hanno suonato in questi giorni a Milano, Roma e Treviso insieme ai Les Enfants, opening act del tour della band australiana. Il pubblico del Magnolia è ancora sparuto quando il gruppo che l’anno scorso ha partecipato a X Factor 10 sale sul palco: lo conosce molto bene fin dagli esordi nel 2012. La band appare davvero a proprio agio e, anche in un set di una mezz’ora scarsa si dimostra duttile, intelligente e da tenere d’occhio. Nel frattempo la sala si riempie fino a un inevitabile sold out, ed è pronta per accogliere i Temper Trap. La band che si è fatta conoscere al mondo intero per “Sweet Disposition” viene accolta da un boato, che introduce pochi secondi dopo la title track dell’ultimo disco: è chiaro fin da subito che tra il pubblico del gruppo australiano ci sono quasi solo “veri” fans e pochi curiosi. Dougy Mandagi, uno dei frontman più simpatici (e talentuosi) in circolazione lo capisce presto e si lascia andare a qualche sorriso compiaciuto.

Ben presto arriva l’accoppiata “Fall Together” e “Fader”, che trasforma la buia sala concerti del Magnolia in una vera e propria dance floor. La band ringrazia e, anche senza utilizzare troppe parole, crea grande empatia con il pubblico. Il main set, composto prevalentemente da brani dell’ultimo lavoro e da pezzi del primo disco “Conditions”, è senza dubbio rock: scorre velocemente tra doppie chitarre elettriche e una batteria che arriva davvero dritta in pancia. La formazione a quattro elementi (dopo l’uscita nel 2013 di Lorenzo Sillitto) è essenziale, anche se mai scarna. La conclusione è affidata a “Drum Song”, un pezzo strumentale che, complici le luci e un sound perfetto, somiglia a un bombardamento

Si chiude così un’ora di live che spazia tra rock, pop ed elettronica, generi che hanno convissuto in un equilibrio precario ma, a tratti, irresistibile. Acclamati, i Temper Trap ritornano sul palco con “Soldier on”, “What if I’m wrong” e “Sweet Disposition”. Un finale perfetto.

Gallery a cura di Martina Marzano