Ristorante Jamila: la cucina del Senegal è nel vicolo

Vi raccontiamo i posticini più interessanti dove mangiare e bere in giro per l’Italia e il mondo.
 *
Oggi tappa a Genova per le ricette della tradizione africana di chef Mamadou.
 *

di Ramon Rodriguez Lioia  –  Se vi capita una sera di farvi un giro nei vicoli di Genova, a distanza veramente minima dal Porto Antico potete trovare, come si dice, “angolo di Senegal” dove avvicinarvi a una cucina che non si vede esattamente tutti i giorni; da Jamila, ristorante senegalese, il grandissimo (anche letteralmente) Mamadou vi accoglierà con la sua proposta gastronomica.

L’idea è che un cuoco già professionale, dopo anni di servizio in un locale blasonato nel savonese, decida di dare vita a un progetto nuovo, e di portare a Genova i sapori di casa sua, il Senegal appunto, creando un locale che, da ormai parecchi anni, avvicina i due Paesi: sembra una frase fatta, ma vi garantisco che non lo è. Non c’è commistione fra le cucine, non c’è il fusion che fa tanto tendenza altrove, c’è la cucina tradizionale, semplice, di un altro Paese, realizzata da chi inevitabilmente la conosce.

Già che c’è, infatti, probabilmente Mamadou ve la spiegherà anche, la cucina senegalese; non è che tutti conoscano il Thieboudienne o il Bissap. No problem, il nostro chef tratta tutti quanti come se fossero vecchi clienti, e non solo vi spiegherà ogni dettaglio sui suoi piatti, ma vi saprà anche consigliare in base ai vostri gusti. Le specialità della cucina del Senegal sono perlopiù a base di pesce e carne stufata, accompagnati generalmente da riso o cous cous. I sapori sono delicati, alleggeriti dalla grande quantità di verdure, poco speziati, idoneo quindi a chi non ama cucine etniche più cariche, o a chi semplicemente “soffre il piccante”.

yassa-poulet
 *

Il locale è piccolino ma accogliente, piacevole, pochi coperti (consiglio la prenotazione, specie se si è in quattro-cinque persone), cosa che contribuisce all’atmosfera, e permette anche a Mamadou di curare personalmente tutti gli avventori.

La nostra scelta è obbligata, per il menù della sera: prendiamo al volo un antipasto di panzerotti di pesce, una delle specialità del posto. Delicatissimi, vengono serviti con una salsetta a base di cipolle, anch’essa leggerissima; diversamente da quanto si potrebbe sospettare, non è piccante, ma leggermente dolce.

A seguire il nostro antipasto, finora accompagnato da uno dei numerosi vini – italiani – sul menù, passiamo alle specialità locali, i “piatti unici senegalesi”. Si tratta in sostanza di scodelle di carne o pesce in zuppa, servite come abbiamo detto con riso o cous cous; anche qui ci si potrebbe aspettare che “non sazi”, preferendo il “primo e secondo” all’idea di un “piatto unico”, ma non è così: difficilmente ci si alza dal tavolo non satolli e soddisfatti.

Dopo un giro di polpette di pesce e uno di Maffè (uno stufato di carne e verdure servito anch’esso con riso, molto delicato sebbene non esattamente perfetto per una calda serata di luglio), decidiamo che la prova è ampiamente superata, concludendola solo con un dolcetto – una specie di pudding di latte cagliato e cereali, dal gusto acido come quello di uno yogurt.

Da Jamila sono possibili diverse combinazioni sul menù: il fisso a pranzo (10€), il menù di cous cous speciale (su prenotazione, minimo due persone), o il menù vegetariano – che è veramente molto ampio, e non è costituito dalla solita “versione senza carne dei soliti piatti”, ma da piatti appositamente realizzati. Consigliati assolutamente anche questi.

C’è poi l’opzione “aperitivo senegalese”, anch’esso solo su prenotazione, e ovviamente consigliatissima: fra le bevande sarà possibile provare, ad esempio, sia lo zenzero locale che il bissap di fiori di ibisco. Oppure l’intrigante Bouye, a base di succo di pane di scimmia: “in realtà si tratta di una radice, il ginger, che ha un forte potere afrodisiaco”, racconta spesso Mamadou.

Il locale supera tutte le prove: qualità del cibo, simpatia e accoglienza del proprietario, bellezza del locale, e soprattutto prezzo; una buona cena per due, completa di bevande e vino, verrà a costarci fra i 45/50 euro, come in un buon ristorante. Sicuramente risulterà un pochino più costoso di un all-u-can-eat o di altre attività, ma la proposta e la qualità superano di gran lunga la maggior parte dei locali del circondario. Insomma: un must per chi già ama la cucina etnica, ma anche, e soprattutto, per chi vuole provarla.

data=RfCSdfNZ0LFPrHSm0ublXdzhdrDFhtmHhN1u-gM,wW3QKFVRTcqHbMpcgMVJVLWsZ14TNzVPdwn9j0EgV9DNOaQ_agQlRIL7jM5Bc-XRt_bXsJt-6BrkVC6gEUE

INDIRIZZO: via Giustiniani 1/13
ORARIO: Aperto tutti i giorni tranne il LUNEDI’, a pranzo (12-14) e a cena (19-01)
TELEFONO: 010 2481329 (la prenotazione è sempre consigliata)
QUI la pagina Facebook del Jamila